San Giorgio, riapre il pub ‘O Grill colpito dalla camorra e la parte sana della città affolla il locale | Il racconto


L’insegna bianca ‘O grill è illuminata, come promesso. Alle nove e mezza di sera i ragazzini di San Giorgio a Cremano che hanno eletto piazza Giordano Bruno come punto di ritrovo sono già in fila nel pub per scegliere, menù alla mano, il panino da consumare all’esterno del piccolo locale. Pochi metri più in là, due auto della Polizia Municipale presidiano la piazza.

Arrivano anche gruppi di adulti e sono loro a portare ai gestori del pub la vicinanza per la vigliacca intimidazione subita per mano della camorra: “Siamo qui per quello che è successo, sono con amici. Non mollate perché la San Giorgio per bene è con voi”, dice salutando una delle responsabili che sta servendo gli arancini e le patatine. Lei, capelli rossi ricci e semiraccolti, si scioglie in un sorriso: “Grazie, grazie”. Ma non c’è tempo di dilungarsi a parlare di ciò che è accaduto. C’è da lavorare e in un attimo ognuno torna al suo posto. Il ragazzo che è alla cassa raccoglie le prenotazioni e con fare gentile consiglia gli abbinamenti per comporre i panini.

E’ la risposta, piena di coraggio e determinazione, ai malviventi che la scorsa notte hanno piazzato una bomba carta davanti all’ingresso del locale, provando a fermare l’attività che due giovanissimi, Antonio e Anna, hanno messo in piedi e che è stata inaugurata poche settimane fa.

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In piazza Giordano Bruno sembra una sera come le altre se non fosse per le evidenti ferite che la struttura di ‘O Grill mostra. Ciò che resta della porta di ingresso è adagiato sulla destra del piccolo pub, non appena si entra nel locale: il pannello centrale non c’è più, resta solo l’ossatura. Al suo posto due ante in legno giallo ricavate in tutta fretta per proteggere l’accesso dell’attività. La bomba carta è stata sistemata proprio davanti all’uscio. La deflagrazione si è poi portata dietro gli altri danni: l’ampio vetro che dalla strada consente di guardare all’interno è attraversato da una ragnatela di crepe e la parte interna che lo sovrasta ha perso la sua tinta unita verdina, lasciando il posto al bianco sottostante.

Sarà sistemato tutto quanto prima, promettono i titolari del pub. Ma ora non c’è tempo di fermarsi: c’era la voglia di aprire, c’era la voglia di dimostrare che la camorra non l’avrebbe spuntata. Sperando adesso che la parte sana della città raccolga l’appello lanciato sui social dal sindaco Giorgio Zinno e faccia ‘rete’.

 

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sabato, 4 Gennaio 2020 - 23:43
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