Investe e uccide un 34enne, arrestato per omicidio volontario: accusato di averlo fatto per un cellulare rubato

E’ stato accusato di omicidio volontario, V.I., 44 anni operaio di Imola, che domenica sera ha investito e ucciso M.A.E.F., 34enne marocchino, a Imola. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine i due avrebbero litigato due giorni prima per un cellulare rubato al figlio del 44enne. Una lite finita con un’aggressione e una denuncia per lesioni. Secondo quanto appreso dagli inquirenti il M.A.E.F. avrebbe dapprima minacciato il figlio minorenne dell’uomo e poi gli avrebbe sottratto il celluare. V.I., in preda alla rabbia ha denunciato la rapina alla polizia, poi sarebbe andato a cercare il ragazzo. A questo si sarebbe scatenata una rissa terminata con entrambi in ospedale e il 44enne denunciato per lesioni.

L’incidente è avvenuto alle 22.30 in via Mameli. Il giovane, originario del Marocco, è stato investito da una Jeep in una strada stretta, senza marciapiedi. Poco prima erano arrivate segnalazioni alla polizia di una macchina che girava per Imola a forte velocità. Dopo l’incidente l’uomo si è costituito al commissariato di polizia, dicendo però che non voleva investire la vittima. Secondo il racconto dell’operaio M.A.E.F. dopo il litigio avrebbe di nuovo incontrato e minacciato il ragazzo minorenne. In quel momento il padre avrebbe deciso di andarlo a cercare e l’avrebbe incrociato nella stradina del centro. Avrebbe tentato di fermalo sbarrandogli la strada, per poi affrontarlo faccia a faccia, ma la parte anteriore destra del fuoristrada avrebbe colpito il 34enne. Soccorso, l’uomo è morto durante il traposto in ospedale.  L’arresto è stato deciso in coordinamento con il pm di turno, Anna Cecilia Sessa, anche alla luce del pregresso tra i due.

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