La procura della Repubblica di Napoli ha aperto un’inchiesta sull’ambulanza e sul personale paramedico sequestrato l’altro giorno al Loreto Mare e obbligato a raggiungere le vicine ‘Case Nuove’ per soccorrere un 16enne che si era procurato la distorsione a un ginocchio. Sono quattro i magistrati che si stanno occupando del caso, fanno tutti parte del gruppo coordinato dal procuratore aggiunto Rosa Volpe ed e istituito di recente dal procuratore di Napoli Giovanni Melillo nell’ambito della VII sezione dell’ufficio inquirente.
Del gruppo che tratta i procedimenti relativi a reati che violano la sicurezza pubblica fa parte anche il pm Gloria Sanseverino, che, tra l’altro, si è occupata del ferimento della piccola Noemi, in piazza Nazionale. Gli operatori sanitari coinvolti nella vicenda, secondo quanto si è appreso in ambienti giudiziari, hanno denunciato i fatti accaduti in ritardo. Inoltre, secondo un censimento, solo l’ospedale pediatrico Santobono si sarebbe dotato di un collegamento telefonico diretto con la Questura attraverso il quale è possibile allertare in maniera prioritaria le forze dell’ordine. Nessuno dei presidii ospedalieri di Napoli dotati del sistema di videosorveglianza inoltre avrebbe provveduto a collegate le telecamere con la sala operativa della Questura. Alcuni, infine, ne sarebbero sprovvisti.
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martedì, 7 Gennaio 2020 - 16:50
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