Rimborsi, M5S alla resa dei conti: Di Maio pronto ad espellere i parlamentari morosi

luigi di maio
Luigi Di Maio (Kontrolab)

E’ il giorno della resa dei conti. Il 7 gennaio era stato infatti indicato dai vertici del Movimento Cinque Stelle come data nella quale il collegio dei probiviri avrebbe deciso sulla sorte dei parlamentari che non hanno versato i rimborsi al partito guidato da Luigi Di Maio. Alla riunione coi ‘saggi’ Fabiana Dadone, Jacopo Berti e Raffaella Andreola, parteciperà lo stesso Di Maio con i capigruppo e si deciderà come sanzionare quei deputati e senatori non in regola con le restituzioni.

Una situazione molto spinosa perché l’intenzione di Di Maio è quella di seguire la linea dura (sospensione e persino espulsione): l’idea è che questa storia dei rimborsi possa essere anche l’occasione per fare pulizie in un contesto sempre più fuori controllo, soprattutto dopo recenti clamorose uscite ed espulsioni (l’ex ministro Fioramonti, il senatore Gianluigi Paragone, i transfughi passati con la Lega per citare alcuni casi emblematici).

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Il metro di giudizio per i probiviri comunque c’è: si andrà a valutare da quando il parlamentare non paga ma soprattutto se si tratta di semplice ritardo o di vera e propria ribellione al sistema. E’ chiaro che in questo ultimo caso l’unica scelta possibile è l’espulsione.

Una linea dura che risponde anche in maniera diretta a chi contesta pure il metodo di rendicontazione che dalla seconda legislatura prevede che gli eletti versino duemila euro nelle casse del Movimento. In realtà, i soldi finiscono su un conto privato intestato al Comitato per le rendicontazioni ed i rimborsi, ma non è chiara la destinazione. Una situazione poco chiara che sarà discussa nell’assemblea plenaria dei Movimento il prossimo 9 gennaio.

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martedì, 7 Gennaio 2020 - 08:42
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