Dalla baraccopoli di Rosarno gestivano lavoro nero e prostituzione, sgominata rete di extracomunitari

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Gestivano il capolarato nella zona della Piana di Gioia Tauro e nel contempo si occupavano del business della prostituzione. I responsabili, centroafricani domiciliati presso la baraccopoli di San Ferdinando, a Rosarno, sono destinatari di una ordinanza di custodia cautelare eseguita all’alba dai carabinieri di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura di Palmi.

Le accuse sono di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Coinvolti anche i titolari di aziende agricole e cooperative operanti nel settore della raccolta e vendita di agrumi.

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mercoledì, 8 Gennaio 2020 - 07:33
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