Napoli, scontro tra treni della Metro: verifiche dei pm sulla sicurezza dell’intera linea 1, la Regione pronta ad aiutare

Metropolitana Napoli incidente

Un’indagine ad ampio spettro, che partirà dallo scontro tra treni verificatosi ieri e che si estenderà alla verifica delle condizioni di sicurezza dell’intera linea Linea 1 della Metropolitana.

A ventiquattro ore di distanza dall’incidente verificatosi nella stazione di Piscinola e che, solo per caso fortunato, non si è declinato in una strage, la procura della Repubblica di Napoli disegna il perimetro dell’inchiesta che dovrà stabilire come e perché si è verificato l’impatto tra due treni (è rimasto coinvolto anche un terzo convoglio), e in capo a chi sono le responsabilità. L’ipotesi di reato per la quale si procede è di disastro ferroviario. Per ora non ci sono indagati e non poteva essere diversamente: il pool guidato dal procuratore aggiunto Simona Di Monte attende risposte determinanti, quelle sulle cause dell’incidente. Senza di esse non è possibile stabilire se ci sia stato un errore umano o un guasto tecnico, e dunque non è possibile stabilire nei confronti di chi procedere. Gli accertamenti saranno lunghi: la ricerca della verità passerà attraverso perizie, che saranno svolte non solo da consulenti nominati dalla procura ma anche da consulenti del Ministero dei Trasporti. Le indagini partiranno anzitutto dalle scatole nere installate sui treni coinvolti. Poi si procederà con la visione delle telecamere e con la convocazione dei due macchinisti che guidavano i treni coinvolti e che sono rimasti feriti. Quello più grave, arrivato in codice rosso in ospedale, è fuori pericolo.

Una buona notizia che arriva in uno scenario di grande confusione e soprattutto di grande rabbia da parte degli utenti. La linea 1 della Metro di Napoli, che sino ad oggi non ha brillato per efficienza del servizio, è praticamente fuori uso. Le corse garantite stamattina abbracciano solo il tratto tra Dante e Colli Aminei, come recita un cartello scritto esclusivamente in italiano (con buona pace dei turisti che non conoscono la lingua italiana) affisso sulle due saracinesche abbassate della stazione di piazza Garibaldi, la porta di ingresso della città. E con buona probabilità si andrà avanti così anche nei prossimi giorni, forse settimane. Ma la situazione potrebbe anche peggiorare: la procura ha infatti stabilito verifiche sulla sicurezza sull’intera linea 1, il che richiederà accertamenti specifici incompatibili con il traffico su rotaia.

Resta, tuttavia, nell’immediato la necessità di fornire ai pendolari la possibilità di raggiungere, con il minore disagio possibile, destinazioni centrali della città, sino ad oggi coperte dalla Linea 1. Ieri l’Anm – responsabile della Linea 1 e dei bus in città – ha annunciato un potenziamento di alcune linee. Ma le difficoltà non sono mancate: i pullman in circolazione, neanche tantissimi, si sono trasformati in carri bestiame, con la conseguenza che gli autisti hanno evitato la sosta ad alcune fermate perché il mezzo era già stracolmo. Le proteste dei cittadini non si sono fatte attendere. Il momento è critico. Al Governatore della Campania Vincenzo De Luca la situazione non è sfuggita e la Regione sta già studiando un piano per cercare di andare in soccorso del Comune di Napoli: l’ipotesi che si sta valutando è quella di mettere a disposizione dell’Anm sei nuovi treni ristrutturati dall’Eav (holding ferroviaria regionale) e al contempo di prestare pullman per coprire il trasporto su gomma. Ma anche qui ci sono degli intoppi che, spiega il Governatore, non dipendono dalla Regione: «Da sei mesi l’agenzia nazionale di controllo sul traffico ferroviario sta perdendo tempo. Se facciamo una pressione sull’agenzia e possiamo mettere in servizio sei treni nuovi siamo pienamente disponibili a trasferire, nel servizio sulla rete metropolitana, questi treni di proprietà dell’Eav che devono essere collaudati a Roma». Più fattibile invece il prestito di una «decina di pullman», anche se – evidenzia De Luca – «con la città congestionata non daremmo un grande aiuto alla mobilità».

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mercoledì, 15 Gennaio 2020 - 14:10
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