Legge elettorale, la Consulta boccia la Lega: «Niente referendum, è manipolativo» Salvini contro i giudici: «E’ una vergogna»

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Niente referendum sulla legge elettorale, la Consulta ferma la Lega e la sua volontà di rimettere ai cittadini la proposta di abrogare le norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi e trasformare il sistema in un maggioritario puro. La Corte Costituzionale ha dichiarato il referendum inammissibile per «l’assorbente ragione dell’eccessiva manipolatività nella parte che riguarda la delega al Governo, ovvero proprio nella parte che, secondo le intenzioni dei promotori, avrebbe consentito l’autoapplicatività della ‘normativa di risulta’». Il quesito referendario era stato proposto da otto consigli regionali (Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Liguria), tutti guidati dal centro-destra. La Corte Costituzionale, infine, ha dichiarato inammissibile il conflitto fra potere proposto da cinque degli atto Consigli regionali: la ragione è che la norma oggetto del conflitto avrebbe potuto essere contestata in via incidentale, come in effetto avvenuto nel giudizio di ammissibilità del referendum.

La decisione della Consulta ha provocato la reazione, scomposta, del leader della Lega Matteo Salvini, che ha sparato ad alzo zero contro i giudici: «E’ una vergogna – ha detto Salvini – E’ il vecchio sistema he si difende: Pd e 5Stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo: così è il ritorno alla preistoria della peggio politica italiana».

Di tenore ovviamente opposto le dichiarazioni che arrivano dal Pd e dal Movimento Cinque Stelle. Per tutti citiamo il pensiero del presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci e del capogruppo del in commissione Affari Costituzionali Dario Parrini: «Il castello di sabbia costruito da Salvini sulla legge elettorale, è venuto giù con la sentenza della Consulta». I due parlamentari invocano quindi una rapida definizione del percorso legislativo che porti alla riforma del sistema elettorale: «Ora la maggioranza vada spedita verso l’approvazione della proposta depositata alla Camera».

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giovedì, 16 Gennaio 2020 - 18:33
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