Le prove della truffa sul ‘bonus Cultura App 18’, che vede coinvolti oltre 2300 diciottenni, i titolari di tre cartolibrerie del Napoletano e una pattuglia di giovanissimi intermediari, passano anche attraverso delle immagini video. Lo ‘scambio’ di denaro e la divisione della indebita monetizzazione del bonus è stata infatti catturata dalle telecamere che i finanzieri hanno installato all’interno delle tre attività commerciali (ubicate a Marano, Casoria e Casavatore) finite al centro dell’inchiesta.
Le indagini della Finanza sono iniziate dopo una attività della Compagnia di Giugliano inerente la spendita del bonus, attività eseguita insieme alla Società Generale d’Informatica Spa che si occupa proprio della gestione informatica. I sospetti sono partiti dalla constatazione che in diverse cartolibrerie, sempre le stesse, il bonus veniva speso per intero in una unica soluzione, nonostante fosse spendibile anche in tranche.
I video sono agli atti dell’inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli e condotta dalla Guardia di Finanza. L’indagine ha ricostruito tutti i profili del business.
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giovedì, 23 Gennaio 2020 - 17:47
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