Appalti pilotati e tangenti per finanziare la campagna elettorale di Sommese per le Regionali in Campania: 5 arresti

Guardia di finanza
La guardia di finanza (foto Kontrolab)

Appalti pilotati e un accordo corruttivo che avrebbe poi portato al finanziamento della campagna elettorale di Pasquale Sommese alle Regionali in Campania del 2015. Sono i due scenari al centro dell’indagine del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. I finanzieri hanno dato esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli nei confronti di cinque persone, tra cui funzionari pubblici e imprenditori. In carcere sono finiti Gustavo Anaclerio, responsabile unico del procedimento (R.u.p.) della gara, e gli imprenditori Luigi Marrone, Antonio Piccolo e Pasquale Viro. Per Catello Esposito (Funzionario tecnico del Provveditorato Interregionale OO.PP. della Campania, Molise e Basilicata) sono stati disposti gli arresti domiciliari. I cinque sono accusati, a vario titolo, di corruzione e turbata libertà degli incanti in relazione a una gara d’appalto del Comune di Nola per l’esecuzione di lavori di riqualificazione urbana ed ambientale delle frazioni d Piazzolla e Polvica, per il completamento della rete fognaria e del collettore San Giuseppe Vesuviano-Piazzolla.

L’attività, condotta dai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Napoli, scaturisce dall’indagine dalla stampa convenzionalmente denominata ‘The Queen’, nel cui ambito erano state riscontrate irregolarità riguardanti varie gare di appalto, di committenza pubblica, gestite da Enti pubblici delle Province di Napoli, Caserta e Benevento, facendo emergere la sistematica operatività di ‘colletti bianchi’ in grado di incidere in maniera determinante sull’aggiudicazione di dette procedure ad evidenza pubblica, in favore di imprese ‘predesignate’.  Nell’ordinanza di custodia cautelare contestate, agli arrestati, condotte di turbata libertà degli incanti e corruzione al Responsabile Unico del Procedimento (R.u.p.) della gara, Gustavo Anaclerio, il quale, attraverso l’intermediazione di Antonio Sommese (detto Antonello) – collaboratore dell’Assessore allo Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania pro-tempore Pasquale Sommese – e dell’imprenditore di Melito di Napoli Luigi Marrone, è gravemente indiziato di avere consegnato in anteprima agli ingegneri Guglielmo La Regina e Umberto Perillo documenti riservati inerenti alla gara di appalto. Tutto ciò avrebbe consentito ai professionisti di redigere l’offerta in temini maggiormente vantaggiosi essendo già a conoscenza delle offerte presentate dai concorrenti, garantendo così l’aggiudicazione della gara al raggruppamento temporaneo di imprese ‘Icoop – Impregivi’ degli imprenditori edili Antonio Piccolo di Casapesenna e Pasquale Viro di Afragola.

Nell’ordinanza contestate anche condotte commesse dal presidente della commissione di Gara – Funzionario tecnico del Provveditorato Interregionale OO.PP. della Campania, Molise e Basilicata – Catello Esposito, accusato di avere colluso con i partecipanti. I fatti di corruzione, si legge ancora, per i quali si procede attengono a dazioni corruttive in favore del R.u.p. Gustavo Anaclerio, per una tangente di circa 70.000 euro, e di Antonio Sommese, per una somma di 15.000 euro, destinata poi a finanziare la campagna elettorale di Pasquale Sommese per le elezioni regionali del 2015.

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mercoledì, 29 Gennaio 2020 - 13:42
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