Napoli, l’allarme del pg Riello: «Andando avanti così avremo una normativa simile al vestito di Arlecchino»

Anno Giudiziario
di Manuela Galletta

Dalla Sala dei Baroni del Maschio Angioino, il procuratore generale di Napoli Luigi Riello lancia l’allarme su ciò che rischia di diventare la Giustizia in assenza di una riforma strutturale.

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«Andando avanti così, continueremo ad avere una normativa processualpenalistica somigliante ad un vestito di Arlecchino, fatto di toppe e di rammendi – dice il pg Luigi Riello – Ricorrendo ad una facile metafora ferroviaria, magistrati, avvocati e soprattutto cittadini continueranno a vivere in una stazione da cui partono migliaia di treni, centinaia dei quali si sa già che non raggiungeranno mai la lo destinazione». Quindi Riello analizza lo scenario futuro dei processi, laddove non intervenisse una riforma strutturale: «I processi che si riducono a ‘ludi cartacei’, come è noto che Mussolini sprezzantemente definiva le elezioni, non sono degni di uno Stato di diritto e costituiscono una beffa per tutti, a cominciare dalle persone offese, da quei tanti Abele che, come ho detto più volte si sentono spesso drammaticamente orfani dello Stato».

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sabato, 1 Febbraio 2020 - 11:25
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