Napoli, Italia Viva affidata a Graziella Pagano: Renzi la voleva senatrice, scalzata dal patto con DeMa

graziella pagano
Graziella Pagano

Era stato proposto il suo nome per le elezioni suppletive al Senato del 23 febbraio. Un nome di peso per la politica napoletana, cui Matteo Renzi avrebbe voluto affidare la sfida per lo scranno a Palazzo Madama che era stato del compianto Franco Ortolani. La storia, poi, è stata scritta diversamente con Italia Viva che, tra le proteste di parte della sua base, ha deciso di approdare all’accordo con Partito democratico e Luigi De Magistris per supportare il candidato Sandro Ruotolo, scelta altrettanto prestigiosa.

Ma quel patto ‘di desistenza’ per Ruotolo che ha fatto abbracciare i renziani a DeMa non è andato giù a tanti, e fu proprio lei, Graziella Pagano, a ‘difendere’ la scelta con un post su Facebook appassionato e schietto, seppur non scevro di critiche. Ieri, la storica attivista napoletana ha avuto comunque il suo riconoscimento diventando coordinatrice del partito a Napoli, insieme a Apostolos Paipais.

«Un incarico che mi riempie di orgoglio – ha commentato su Facebook – e che spero di meritare. Ringrazio Matteo Renzi ed Ettore Rosato per la fiducia. Al lavoro da subito, con i nostri iscritti e simpatizzanti e con Apostolos Paipais, un ragazzo bravo e preparato, col quale condividerò questa bellissima avventura».

Maria Grazia Pagano, per tutti Graziella, è una combattiva 74enne, docente di filosofia fino al 1992 quando fu eletta senatrice per il Pds, elezione centrata anche nelle successive tre legislature. Nel 2008 è diventata europarlamentare, subentrando ad Alfonso Andria che era stato eletto nel Parlamento nazionale. Ex Pd, ha poi aderito a Italia Viva.

Il suo nome, sicuramente prezioso per la politica partenopea e non solo, era stato fatto insistentemente nei giorni della scelta del candidato alle suppletive. Italia Viva voleva Pagano, poi le cose sono andate diversamente ma Graziella ha difeso comunque l’investitura di Ruotolo, suo amico personale pur non nascondendo le difficoltà di adesione ad un patto con De Magistris che – per vicende personali e politiche – forse avrebbe preferito non fosse siglato.

Leggi anche: Napoli, elezioni suppletive per il Senato: via libera di Iv a Sandro Ruotolo

«Sono Donna di partito e, dunque, sosterrò lealmente Sandro Ruotolo in questa battaglia – ha dichiarato – Ma proprio per questo non mi sfuggono e non sottovaluto l’insofferenza che ho riscontrato in queste ore. Per parte mia continuerò la battaglia politica in città e sono a disposizione di chi vorrà incontrarmi in questi giorni per discuterne insieme». Ora potrà discuterne come coordinatrice di partito, l’ultimo impegno di una lunghissima e prestigiosa carriera che stava per essere fermata dal male che qualche anno fa la colse: «Promisi a me stessa che se fossi guarita avrei continuato a fare politica con più forza ed energia – ha poi dichiarato. Una sfida che la riporta nuovamente in prima linea nel ‘pantano’ di Napoli.

Leggi anche:
– 
Benevento, l’addio di Mastella: l’Higlander della politica campana si dimette da sindaco, tentato dalle elezioni regionali 
– Napoli, D’Amato (Csm) bacchetta i politici: «Aule popolate di imputati è fallimento della società, investire su cultura e lavoro»
– Napoli, avvocati in manette durante l’anno giudiziario: protesta contro la prescrizione
– Suora accoltellata nei pressi di una chiesa a Genova: ricoverata in codice rosso, fermato l’aggressore
– Morta di malaria ad Agrigento, sette persone nel registro degli indagati
– Bollette telefoniche a 28 giorni, l’Antitrust colpisce le compagnie: maxi multa da 228 milioni di euro

lunedì, 3 Febbraio 2020 - 09:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA