Di Maio si sveste dei panni di uomo di Governo per tornare leader delle piazze, l’annuncio: manifestazione anti-vitalizi

luigi di maio
Luigi Di Maio (Kontrolab)

Tolta la cravatta da leader, Luigi Di Maio si rimette la casacca del barricadero anti-casta. E chiama il suo ‘popolo’ alla protesta, alla piazza, contro uno dei privilegi che costituivano una delle battaglie identitarie del Movimento, i vitalizi per gli ex parlamentari.

Nel corso di una diretta Facebook trasmessa sul suo profilo, l’attuale ministro degli Esteri ha dunque annunciato una manifestazione per sabato 15 febbraio a Roma per difendere l’abolizione del vitalizio, una risposta, dice, al ricorso presentato da 700 senatori che chiedono vengano aboliti gli effetti della delibera con cui ad ottobre fu imposto il ricalcolo contributivo e non più retributivo degli assegni spettanti agli ex inquilini di Palazzo Madama a partire dal primo gennaio del 2019.

«Quei privilegi li avevamo aboliti – dice Di Maio – ma 700 senatori ed ex senatori hanno fatto ricorso. E indovinate un po’, a capo della commissione che il 20 febbraio dovrà decidere su quel ricorso c’è un senatore (Giacomo Caliendo di Forza Italia ndr) cui spetterebbe quel privilegio una volta terminata la carriera in Senato. Un evidente conflitto di interessi».

«E’ un momento del Paese in cui si assiste al comportamento delle forze politiche indescrivibile – continua Di Maio – Abbiamo tagliato il vitalizio e se lo vogliono riprendere, abbiamo abolito la prescrizione con una legge dello Stato e la mettono in discussione, abbiamo reso possibile il reddito di cittadinanza e vogliono fare un referendum per toglierli e metterli in chissà quale altro privilegio».

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Più che da uomo di governo, Di Maio parla da oppositore e invita il ‘suo’ popolo a scendere ‘pacificamente’ in piazza e protestare «contro questa restaurazione». La data X è il 15 febbraio, a Roma, per provare nuovamente a compattare il popolo a Cinque Stelle intorno ad un tema che è stato da sempre il simbolo della battaglia del Movimento ai tempi del Vaffa alla casta, negli ultimi tempi offuscato dalle beghe interne e di palazzo.

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mercoledì, 5 Febbraio 2020 - 12:17
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