Odissea ‘concorsone’, arriva la diffida alla Regione. Cesaro (Fi): «De Luca batta un colpo»

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Il consigliere regionale di Forza Italia Armando Cesaro (Foto Kontrolab)

Una «formale diffida e messa in mora» perché venga annullata la procedura concorsuale del cosiddetto ‘concorsone’ campano per il reclutamento di 963 unità di personale categoria D da inquadrare in Regione ed in altri enti locali della Campania.

La diffida è stata formalizza e notificata al presidente della Regione Vincenzo De Luca dagli avvocati Angelo Pisani e Vittorio Scaringia. Tra i sottoscrittori anche il capogruppo regionale di Forza Italia Armando Cesaro, in segno di «solidarietà nei confronti di migliaia di candidati delusi e mortificati dal caos procedure».

«Compiamo un ulteriore passo in avanti per restituire dignità al diritto di tutti i candidati di poter partecipare a selezioni ben organizzate e trasparenti –  spiega l’esponente di Forza Italia – Naturalmente, insieme con gli avvocati Pisani e Scaringia, che ringrazio per l’impegno profuso in questa battaglia, ci aspettiamo dalla Regione un atteggiamento non ostruzionistico, diverso da quello riservatoci in sede di accesso agli atti, insomma che batta un colpo. Viceversa siamo pronti a ricorrere a tutti gli strumenti possibili, politici e giuridici, a tutela di tutti i candidati, contro quella che a ragion veduta appare più un’operazione di propaganda politica che di politica del lavoro» conclude Cesaro.

Nella storia infinita del ‘concorsone’ in regione, per il reclutamento di circa diecimila unità, uno degli ultimi capitoli, quello relativo al bando per i 963, è stato scritto a fine gennaio quando il Formez, che si è occupato delle procedure ha pubblicato un nuovo elenco degli ammessi alle prove scritte per quanto riguarda la categoria D. Si trattava del terzo elenco dopo che a dicembre i primi risultati erano già stati rettificati.
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mercoledì, 5 Febbraio 2020 - 11:48
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