Ci sarebbero delle anomali nel conteggio dei voti per l’elezione del presidente della Regione Calabria. Secondo quanto riporta Adnkronos, le anomalie si sono registrate nella circoscrizione Nord, nella provincia di Cosenza. Già sabato scorso il Tribunale di Cosenza ha visionato tutti i verbali ed ha evidenziato delle ‘discrasie’: nei prossimi giorni ci sarà un controllo incrociato tra i dati emersi dalle singole sezioni e le schede elettorali su cui sono stati espressi i voti. Il materiale è a disposizione dell’ufficio elettorale della Corte di Appello di Catanzaro.
Basandosi su queste presunte anomalie, diversi candidati puntano al ricorso dopo la proclamazione degli eletti, perché da quel momento soltanto si avrà l’ufficialità della ripartizione dei seggi tra i partiti che hanno preso parte alla competizione. Luigi Noviello della Lega, primo dei non eletti della circoscrizione Nord, è pronto al ricorso. Noviello è il primo dei non eletti in quella circoscrizione, avendo perso il secondo seggio per appena 15 voti, lo stesso numero di preferenze che sono state annullate a San Marco Argentano.
Altre anomalie sono venute fuori nel comune di Francavilla Marittima, come ha segnalato un altro candidato leghista. Pietro Molinaro, candidato sempre nella circoscrizione Nord, ha affermato che «su 190 voti me ne sono stati assegnati solo 30». Tra gli aspiranti consiglieri che potrebbero presentare ricorso sembrerebbe vi sia anche l’onorevole Giuseppe Gentile, candidato consigliere del centrodestra nella lista Casa delle Libertà, da 49 anni tra i più votati in Calabria, escluso nonostante abbia incassato 7.821 preferenze.
Altro ricorso, ma stavolta relativo alla soglia di sbarramento dell’8%, sarà presentato dal Movimento Cinque Stelle, che candidava Carlo Tansi che ha ottenuto 7,22% (il Movimento ha avuto il 7,35%). Si contesta la presunta incostituzionalità della soglia di sbarramento.
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martedì, 11 Febbraio 2020 - 10:04
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