Alleanza con il Movimento Cinque Stelle per le prossime elezioni regionali. L’idea di portare in Campania l’esperienza di governo verrà discussa oggi nel corso della direzione regionale del Partito democratico, appuntamento importante per risolvere tutti i rebus legati alle consultazioni di primavera. Quello più complicato: la ricandidatura del governatore uscente Vincenzo De Luca che poco giorni fa ha annunciato l’intenzione, in verità mai venuta meno, di tentare il bis per Palazzo Santa Lucia. Il suo nome, però, è il principale se non unico ostacolo al patto elettorale coi grillini. Vito Crimi, senatore ed attuale reggente del Movimento, solo sabato sera ha per l’ennesima volta ribadito che se De Luca dovesse essere il candidato dei piddì «mi sembra quasi scontato che andremo da soli».
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Sarà quindi importante il direttivo a porte chiuse che si terrà questo pomeriggio in un albergo di Napoli. All’ordine del giorno diversi punti ‘di programma’ tra i quali l’accordo con i pentastellati ma anche la ricandidatura dell’ex sindaco di Salerno. Un punto, quest’ultimo, che è anche un tentativo di sondare quanto è granitico, all’interno del Movimento campano, il niet a De Luca ma anche quanto margine c’è per far convergere su questa riconferma i malpancisti di LeU ed Italia Viva.
Di certo sarà dirimente, per arrivare allo scioglimento di questo intricato nodo politico-elettorale, l’esito del voto di domenica 23 febbraio a Napoli, dove si va alle urne per le suppletive. Il centrosinistra ha puntato sul nome di Sandro Ruotolo, facendosi catalizzatore di forze sinora estranee come DeMa. Se il giornalista dovesse avere la meglio contro il candidato grillino Luigi Napolitano, il Movimento Cinque Stelle potrebbe (o dovrebbe) riconsiderare l’idea di allearsi per non andare incontro, anche in Campania, ad una doccia gelata.
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lunedì, 17 Febbraio 2020 - 07:58
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