L’ha ucciso di botte per rabbia. Perché quel bimbo di due anni, suo figlio, «non mi faceva dormire». Aliza Hrustic, 25enne nato a Firenze e di origini croate, è stato rinviato a giudizio per le accuse di omicidio volontario aggravato, tortura aggravata e maltrattamenti aggravati. Il processo è stato disposto dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Milano Livio Cristofano. Il dibattimento inizierà il 27 aprile davanti alla Corte d’Assise.
L’omicidio fu scoperto il 22 maggio dello scorso anno. E scosse il quartiere popolare della zona San Siro, dove Aliza Hrustic viveva con la moglie, Silvjia Z., che era incinta al settimo mese, e con i loro tre figli (tutti piccoli). L’autopsia e le indagini hanno poi accertato che Aliza Hrustic seviziò il figlio tutta la notte, con calci, pugni, bruciature di sigarette sul copro e provocandogli ustioni sui piedini.
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mercoledì, 19 Febbraio 2020 - 13:58
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