Coronavirus, ecco il piano speciale del governo ma i confini restano aperti. Conte: «Non faremo dell’Italia un lazzaretto»

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte (foto Kontrolab)

Misure speciali per fronteggiare l’emergenza contagi. Che prevedono, per cominciare, la ‘chiusura’ totale delle aree individuate come focolai (dieci comuni del Lodigiano e quelli dell’area di Vo’) : nessuno potrà entrare e uscire dai Comuni dove si è sviluppato il contagio. La sospensione dei viaggi di istruzione in Italia e per l’estero, misura che interesserà tutte le scuole del Paese. La sospensione, per la giornata di domenica 23 febbraio, di tutte le manifestazioni sportive in Veneto e in Lombardia. Esclusa, invece, la sospensione del trattato di Schengen che regola la libertà di circolazione nei paesi dell’Unione Europea. È il premier Giuseppe Conte a comunicare, durante una conferenza stampa terminata poco fa, il ‘piano’ di intervento concordato all’esito di un vertice a Palazzo Chigi. Un piano che ha avuto il consenso anche delle opposizioni.

Come funzionerà l’isolamento delle zone a rischio – È possibile che anche forze armate vengano chiamate a vegliare sui ‘confini’ delle aree che saranno messe in quarantena. Ma i dettagli saranno studiati nelle prossime ore. Tuttavia il premier Conte si augura che non saranno necessarie misure drastiche e confida nella collaborazione dei cittadini delle zone ‘colpite’. Va tuttavia ricordato che, trattandosi di un provvedimento autoritativo, la violazione del divieto di uscire dalla zona ‘rossa’ comporterà delle sanzioni. La decisione di blindare le aree nasce dalla necessità di provare a circoscrivere i focolai, evitando che il virus continui a viaggiare. Non sarà, dunque, più possibile che un’intera famiglia si sposti dalle zone a rischio attraversando mezza Italia come incautamente ha fatto una famiglia che da Codigliano è giunta in Irpinia. La famiglia è stata messa in quarantena e sottoposta a controlli, ma come già detto in conferenza sembrerebbe che tutti i suoi componenti stiano bene.

Il sostegno economico ai residenti delle ‘zone rosse‘ – Il premier ha annunciato un secondo decreto che affronterà l’impatto economico che si avrà nelle aree isolate. “Qiando dico che non lasceremo soli i cittadini, intendo che saremo al loro fianco anche per le ripercussioni economiche – dice Conte – Vedremo se sarà necessario intervenire con cassa integrazione o altre misure”. Il piano sarà studiato e varato nei prossimi giorni.

Il trattato di Schengen – L’Italia non chiuderà i suoi confini. Questo perché l’impatto sull’economia sarebbe devastante. “Cosa vogliamo fare dell’Italia, un lazzaretto?”, dice Conte rispondendo alle domande dei giornali sul perché non si è deciso per la sospensione del trattato. “È una misura draconiana, che adesso suona sproporzionata. Non ci sono attualmente gli estremi per applicare una simile misure”, dice.

domenica, 23 Febbraio 2020 - 00:09
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