Coronavirus, sciacalli in azione: finti medici in casa per compiere truffe. Croce Rossa: «Nessun operatore a domicilio»

Coronavirus

Nella gran confusione creata dal coronavirus, adesso iniziano anche i primi casi di sciacallaggio. Alcune persone, sfruttando l’allarmismo che si è creato, hanno bussato alla porta delle abitazioni chiedendo di poter entrare per poi compiere  truffe. «Dobbiamo farle il tampone per il coronavirus». Questa la frase chiave utilizzata. A lanciare l’allarme è stata la Croce Rossa sui profili social. «Nessun operatore di Croce Rossa si reca a domicilio ad effettuare il tampone per il #CoronaVirus (Covid 19)» scrive il Comitato Regionale Lombardia. «Non permettete agli sciacalli, in nome di Croce Rossa, di truffare gli anziani e cittadini disinformati approfittando della situazione di emergenza odierna». «Per chi ha il dubbi o necessità è sufficiente chiamare il numero verde: 800.894.545 per ricevere informazioni ufficiali» conclude il comitato lombardo.  «Ci viene segnalato che alcuni anziani hanno ricevuto strane telefonate del tipo “siamo della Croce Rossa le veniamo a casa a fare il tampone per il Coronavirus”» afferma la Croce Rossa Italiana – Comitato di Casatenovo (Lecco). «Non fidatevi di chi si presenta a domicilio per controlli, verifiche, ecc. non esistono medici che vengono a casa vostra per fare i tamponi coronavirus», prosegue il messaggio, con l’invito ad avvisare «tutti i vostri parenti, amici e soprattutto gli anziani. Nel dubbio, chiamate sempre le autorità per una verifica».

Ma l’allarme è stato lanciato anche da alcuni Comuni della Lombardia, come Zibido di San Giacomo (Milano). «Il comando – si legge sulla pagina dell’ente –  dei Carabinieri di Binasco ci informa che alcuni truffatori si fingono paramedici che effettuano gratuitamente un test per il coronavirus, con l’obiettivo accedere alle abitazioni private e derubare le persone. Vi raccomandiamo di non far entrare in casa sconosciuti e di avvisare tempestivamente le forze dell’ordine». Alcuni casi di sciacallaggio segnalati anche da Piacenza. La polizia municipale ha informato che alcuni finti operatori sanitari hanno telefonato a casa delle persone chiedendo di poter eseguire il tempone per il coronavirus a domicilio. Operazione che non viene mai effettuata con queste modalità. La Municipale quindi si raccomanda di respingere tali richieste.

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lunedì, 24 Febbraio 2020 - 14:27
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