Coronavirus, lo Spallanzani detta la linea di responsabilità: «Comunicare solo i nuovi casi clinicamente rilevanti»

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Nell’Italia confusa e smarrita, connessa più che mai ai siti di informazioni o attaccata alle Tv per non perdere le conferenze stampa sui nuovi contagiati e sul bilancio delle vittime; nell’Italia del bombardamento mediatico sui casi sospetti (moltissimi dei quali poi rivelatisi negativi) e di notizie, anche inutili, rilanciate ogni minuto pur di non lasciare un buco orario (c’è persino chi si è scomodato a pubblicare un sondaggio secondo il quale i più preoccupati dal contagio sono gli elettori del Pd e della Lega), è l’ospedale Spallanzani di Roma a dettare una linea di buon senso.

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La sola possibile, che avrebbero dovuto perseguire le istituzioni, in grado di sollevare, per quanto possibile, l’Italia dal panico e dal crollo economico che le associazioni di categoria stanno denunciando a gran voce. «In Italia si sta lavorando affinché vengano comunicati solo i casi di nuovo coronavirus clinicamente rilevanti, ovvero i casi clinici di pazienti in rianimazione o morti, come avviene negli altri Paesi del mondo», ha detto il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito, in conferenza alla stampa estera. I «positivi ai tamponi fatti per qualsiasi altro motivo andranno in una lista separata estremamente importante – ha detto – per la definizione della situazione epidemiologica».

Chissà adesso quanto ci vorrà prima che dagli ospedali di ogni città smettano di rimbalzare notizie – che inevitabilmente finiscono sui giornali – su casi positivi ma da confermare (l’ultima parola spetta allo Spallanzani). Noi di Giustizia News24 abbiamo evitato già da venerdì scorso, giorno in cui si è avuto il ricovero del primo paziente, di riportare notizie sui casi sospetti, ritenendo necessario e responsabile non alimentare inutilmente il panico. Chissà adesso quanto tempo ci vorrà prima che i giornali e i siti online tornino ad occuparsi del Coronavirus in termini e modo meno catastrofici.

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giovedì, 27 Febbraio 2020 - 16:26
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