La Procura di Roma, dopo la decisione del gip che ha respinto la richiesta di archiviazione, ha proceduto alla chiusura di un filone della maxinchiesta sul caso Consip che vede indagati per il reato di rivelazione del segreto d’ufficio l’ex ministro dello Sport Luca Lotti e il generale dei carabinieri, Emanuele Saltalamacchia.
I due già compaiono come imputati assieme ad altri nel processo principale per l’accusa di favoreggiamento. Nei confronti di Lotti e Saltalamacchia il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi dovranno, ora, formulare la richiesta di rinvio a giudizio. Alla luce di questa novità il processo principale, che si celebra davanti alla ottava sezione collegiale, è stato aggiornato al prossimo 30 giugno in attesa dell’udienza preliminare per Saltalamacchia e Lotti.
Dal processo ha invece chiesto ed ottenuto di essere stralciato il generale dei carabinieri Tullio Del Sette imputato per rivelazione del segreto di ufficio e favoreggiamento per aver informato nell’estate del 2016, Luigi Ferrara, all’epoca presidente di Consip, che c’era un’inchiesta penale sul conto dell’imprenditore campano Alfredo Romeo e di essere cauto “nelle comunicazioni a mezzo telefono”. «Alla base di questa scelta – ha spiegato il difensore di Del Sette, l’avvocato Fabio Lattanzi – c’è l’interesse ad una veloce definizione della sua posizione».
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martedì, 3 Marzo 2020 - 13:16
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