Anche il Tribunale di Reggio Emilia ‘chiude’ a causa del Coronavirus. Dopo il caso di contagio accertato di un volontario che lavora per conto di un’associazione come addetto a uno sportello facilitatore del palazzo di giustizia, il presidente del Tribunale Cristina Beretti ha deciso il rinvio delle udienze civili e penali ad eccezione dei procedimenti urgenti.
«I giudici del settore penale – si legge nel provvedimento – procedano al rinvio delle udienze relative ai procedimenti penali, esclusi i procedimenti attinenti alle convalide di arresto e di fermo, ai procedimenti nei confronti di persone detenute o internate o in stato, comunque, di custodia cautelare, le procedure di competenza del tribunale del Riesame, nonché di tutti i procedimenti che presentino carattere di urgenza che sarà valutato in concreto dal giudice». E ancora: «I giudici del settore civile procedano al rinvio delle cause e delle procedure chiamate alle udienze sino al 14 marzo, fatta eccezione per le cause relative a procedimenti cautelari, di interdizione, inabilitazione, convalida dei Tso, adozione di ordini di protezione contro gli abusi familiari e in genere nelle cause rispetto alle quali la ritardata trattazione potrebbe produrre grave pregiudizio alle parti». Inoltre nel documento si premette che «occorre ulteriormente contenere l’accesso al palazzo di giustizia essendo in corso un rilevamento da parte dell’Ausl di Reggio».
Nella tarda serata di ieri il presidente del Tribunale di Milano era giunto ad una analoga decisione dopo il caso di contagio di due giudice. Mentre a Napoli, dove si è verificato il contagio di 4 avvocati e due segretarie (tutti di uno stesso studio legale), la procura generale e la Corte d’Appello hanno deciso di lasciare inalterato il corso dell’attività giudiziaria arrivando allo scontro con gli avvocati i quali, con delibera del Consiglio dell’ordine forense, hanno proclamato l’astensione che si concluderà l’11 marzo, salvo proroghe.
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mercoledì, 4 Marzo 2020 - 18:24
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