Procura di Roma, Prestipino è il nuovo reggente dell’ufficio giudiziario ma i ‘davighiani’ si spaccano sul voto

Il magistrato Michele Prestipino

Quattordici voti a favore contro gli otto toccati al suo avversario. Michele Prestipino, in magistratura dal 1984, è il nuovo capo della procura di Roma. Succede a Giuseppe Pignatone, andato in pensione dieci mesi fa, e diventa il reggente della procura della Repubblica più delicata in Italia, soprattutto per gli equilibri politici e giudiziari.

Il plenum del Consiglio superiore della magistratura lo ha indicato a larga maggioranza, preferendolo agli altri due candidati, Giuseppe Creazzo (attuale capo della procura di Firenze) e Francesco Lo Voi (attuale procuratore di Firenze). Per arrivare al risultato finale, però, ci sono volute ben due votazioni e discussioni anche accese: in base al regolamento, infatti, per arrivare alla nomina è necessaria la maggioranza assoluta e alla prima votazione essa non c’è stata. Ricalcando la spaccatura già evidenziatasi in seno alla Quinta Commissione, che aveva selezionato i tre magistrati tra una rosa più ampia di candidati, i consiglieri del plenum hanno espresso voti per ciascun candidato.

La prima votazione si è dunque conclusa con 10 preferenze per Prestipino (5 di Area, 3 di Autonomia & Indipendenza, 2 laici del Movimento Cinque Stelle, Gigliotti e Benedetti); 7 per Lo Voi (3 di Magistratura indipendente, corrente di Lo Voi; il primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone, i due laici di Forza Italia Cerabona e Lanzi, il laico della Lega Cavanna); sei per Creazzo (i tre esponenti di Unicost, Di Matteo, Ardita, il laico dei Cinque Stelle Filippo Donati). Astenuti il pg della Cassazione Giovanni Salvi e il laico della Lega Basile. Così si è andati al ballottaggio tra i più votati, con Creazzo eliminato dalla corsa. E, a questo punto, a fare la differenza sono stati quelli che avevano votato per Creazzo, che hanno dovuto scegliere tra i due candidati rimasti.

A spingere Prestipino verso la vittoria sono state le correnti di Area (5 voti) e di Unicost con 3 consiglieri (che inizialmente avevano sostenuto Creazzo), 3 consiglieri di Autonomia e Indipendenza (Piercamillo Davigo, Giuseppe Marra e Ilaria Pepe), due laici del Movimento Cinque Stelle, Alberto Maria Benedetti e Fulvio Gigliotti, e il Pg della Cassazione Giovanni Salvi. Lo Voi ha invece incassato il sostegno dei togati della sua corrente, Magistratura Indipendente, del primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone, dei due laici di Forza Italia Michele Cerabona e Alessio Lanzi e del laico del M5S Filippo Donati. Astenuti i togati Sebastiano Ardita di Autonomia & Indipendenza e l’indipendente Nino Di Matteo, nonché l laico della Lega, Emanuele Basile. Interessanti le ragioni degli astenuti: per tutti e tre Viola era il migliore candidato, circostanza che ha così spaccato ‘Autonomia & Indipendenza’. Non ha partecipato la voto il vice presidente del Csm, David Ermini.

Prestipino ha alle spalle una lunga carriera anche nell’antimafia. Nel novembre del 2008 è stato pm alla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, poi nel 1996 ha lavorato come pubblico ministero a Palermo. Tra le indagini coordinate in Sicilia anche quella sulle diverse articolazioni del sistema Provenzano.

Leggi anche:
– Incidente mortale sul lavoro, operaio travolto e ucciso nel Mantovano
– Vendevano ‘antidoti’ contro il Coronavirus, quattordici imprenditori denunciati
– Coronavirus, sono 31 i contagiati in Campania: 9 i ricoverati al Cotugno, nessuno desta preoccupazione
– Coronavirus, le raccomandazioni per contenere il contagio: stop a eventi a porte aperte e strette di mano
– Caserta, corruzione e truffa al servizio sanitario: eseguite 17 misure cautelari
– Per riconquistare il marito gli incendia la villa, glielo avevano detto i Tarocchi: arrestata
– Corruzione e truffa, arrestati imprenditori e funzionari della Regione Sicilia
– La strage delle donne nel crollo a Barletta, condanne confermate in Cassazione ma pene da ricalcolare: alcuni reati prescritti
– Alta Velocità in tilt per un incendio, treni cancellati e ritardi fino a due ore
– Coronavirus, per gli italiani viaggiare all’estero è un’impresa: voli cancellati, frontiere chiuse e quarantena | La mappa

mercoledì, 4 Marzo 2020 - 14:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA