Coronavirus, il tribunale di Firenze respinge l’astensione degli avvocati: ragioni insussistenti

Toghe

Al Tribunale di Firenze non sarà possibile, per gli avvocati, aderire all’astensione dalle udienze proclamata dall’Organismo congressuale forense.

Motivo: il presidente del Tribunale, con una nota inviata anche in Corte d’Appello, ha bollato come insussistenti le ragioni a sostegno della protesta e ha pertanto disposto di rigettare richieste di adesione allo sciopero.

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Un passo indietro: l’Ocf ha deliberato l’astensione nazionale fino al 20 marzo per tutelare la salute degli avvocati in piena emergenza Coronavirus ritenendo non sufficienti le misure adottate in ciascun tribunale. Ebbene, nel suo provvedimento il presidente del Tribunale, Marcella Rizzo, ha spiegato che l’astensione “non appare costituire motivo legittimante gli avvocati a disertare le udienze in quanto la proclamazione risulta essere stata disposta in assenza dei presupposti previsti” dalla legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali “non sussistendo ‘gravi eventi lesivi dell’ incolumità e della sicurezza dei lavoratori’, la valutazione della cui sussistenza non compete né all’avvocatura né alla magistratura”. (leggi gli aggiornamenti: Coronavirus, l’Ocf contro il Tribunale di Firenze: «Astensione legittima, i giudici frenino la loro autoreferenzialità»)

giovedì, 5 Marzo 2020 - 22:08
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