Coronavirus, carenza di sangue negli ospedali campani. Appello di De Luca, cittadini in fila al Cardarelli

Ospedale Cardarelli
L'ospedale Antonio Cardarelli di Napoli (foto Kontrolab)

Carenza di sangue negli ospedali della Campania. Il Governatore De Luca lancia un nuovo appello ai cittadini e alle associazioni, invitandoli a non farsi spaventare dalla possibilità di contagio e di recarsi nei nosocomi per donare il sangue. «In Campania abbiamo bisogno ogni giorno di trasfusione di sangue per 1800 pazienti e abbiamo una riduzione delle scorte di sangue» informa De Luca.

«Ripeto l’appello – dice il Governatore – alle associazioni e ai singoli cittadini. Quando ho segnalato la carenza di sangue al Santobono ho avuto una risposta splendida. Decine di persone si sono presentate a fare donazioni». «Ripeto, non c’è pericolo di contagio. Non c’è promiscuità di accesso negli ospedali, i percorsi sono garantiti. Vi invito a riprendere le donazioni e ringrazio quelli che già ci hanno dato una mano straordinaria» conclude.

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Appello che sta dando buoni risultati. Questa mattina tanta gente era in fila fuori all’ospedale Cardarelli per donare il sangue. «Sono donatrice da molti anni ma una risposta come questa era da anni che non la vedevo: nel momento del bisogno Napoli dimostra sempre di avere un cuore grande», racconta Lucia, dipendente dell’ospedale Cardarelli. «Quasi tutti avevano le mascherine e le distanze minime sono state rispettate – dice – I lavoratori si stanno trattenendo oltre l’orario di lavoro per accogliere la solidarietà di chi non si dimentica del prossimo».

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Soddisfatto anche Giuseppe Longo, direttore generale del Cardarelli: «Sono felice che Napoli e la Campania abbiano risposto con cuore all’emergenza legata alla carenza di sangue di queste ultime settimane. Ora però non dobbiamo fermarci, è importante continuare con le donazioni affinché il Covid-19 non diventi anche emergenza per quanti hanno bisogno di sangue per poter sopravvivere». Longo spiega che «per donare il sangue esiste un apposito ingresso e un percorso che in nessun caso entra in contatto con ambenti ospedalieri di degenza o accessibili ad altri pazienti». «Rispettare tutte le prescrizioni richieste dal Governo e dal buon senso è d’obbligo, ma donare il sangue – conclude – non ci espone ad un maggior rischio di contagio».

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venerdì, 13 Marzo 2020 - 19:45
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