Coronavirus, calciatori e aziende in soccorso della Sanità: donazioni da Nord a Sud. E Berlusconi dona 10 milioni

Il leader di Forza Italia Silvio (foto kontrolab)
di Roberta Miele

Dieci milioni di euro per 400 posti di terapia intensiva alla Fiera di Milano. L’assegno firmato da Silvio Berlusconi è stato girato dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana al suo consulente Guido Bertolaso che sentitamente ringrazia. Ultima milionaria donazione, quella del leader di Forza Italia, che segue i gesti di beneficenza provenienti da ogni dove in tempi di emergenza coronavirus: dal mondo dello spettacolo alle aziende, dallo sport alla moda, passando per la cultura. Altri dieci milioni alla sanità lombarda sono arrivati da Giuseppe Caprotti, figlio del fondatore di Esselunga. Il fondo sarà dedicato alle categorie più deboli colpite dagli effetti dell’epidemia.

Le grandi aziende in campo
Altri dieci sono arrivati dalla Lavazza a sostegno della sanità piemontese. No denari, ma 2.500 tute sono state donate da Haier Europe, gruppo che produce elettrodomestici con una forte presenza in Lombardia dopo l’acquisizione del Gruppo Candy. La donazione si aggiunge alla prima dei giorni scorsi di 5mila mascherine alla ULLS2 di Treviso. Anche le realtà abruzzesi si sono fatte sentire. Color Max ha donato alle Asl di Pescara e di Lanciano, Vasto e Chieti 500 tute protettive, 13.500 guanti e cinque maschere pienofacciali. Materiale che si aggiunge a quello già donato da Honda e Sevel. Il ‘signore della pasta’ De Cecco, invece, ha donato 250mila euro per acquistare dieci respiratori.

Anche il mondo della moda aiuta la Sanità
Nemmeno la moda è rimasta indifferente all’emergenza da coronavirus. Ieri Prada ha donato due postazioni complete di terapia intensiva e rianimazione a ciascuno degli ospedali milanesi Vittore Buzzi, Sacco e San Raffaele. A precedere il gruppo, la stilista Donatella Versace e sua figlia Allegra: hanno annunciato un la donazione di 200mila euro al dipartimento di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano. Marco Bizzarri, amministratore delegato di Guzzi, ha donato 100mila euro a titolo personale all’Ausl-Irccs di Reggio Emilia. Ma il primo a scendere in campo è stato Giorgio Armani con una donazione da 1,250 milioni agli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori di Milano, allo Spallanzani di Roma e a supporto dell’attività della protezione civile. Sempre al Sacco sono arrivati 50mila euro da parte di Scalo Milano Outlet & More attraverso la Fondazione Adele e cav. Francesco Lonati.

Donazione e raccolta fondi: l’iniziativa di Chiara Ferragni e Fedez
Anche il mondo dello spettacolo si è mobilitato contro l’emergenza che sta attanagliando l’Italia. La coppia Chiara Ferragni-Fedez con una donazione di 100mila euro ha dato il via ad una campagna a sostegno della raccolta fondi destinata alla creazione di nuovi posti letti all’interno del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Così, nel giro di ventiquattro ore, sono stati raccolti oltre 3 milioni. Alla proposta, infatti, hanno aderito tantissimi volti noti.

Un racconto a fumetti per raccogliere fondi
Si uniranno per raccontare un’unica grande storia i grandi fumettisti della scena nazionale e internazionale. Il racconto, liberamente ispirato a un gioco collettivo inventato dai Surrealisti del secolo scorso, prenderà vita il 25 marzo sul sito e sui canali socia di ARF! Festival con la pubblicazione di una tavola al giorno. A maggio, invece, il lavoro diventerà un libro cartonato di grande cura grafica ed editoriale, immediatamente preordinabile online, così che l’intero ricavo venga donato sin da subito all’ospedale Spallanzani. La Fondazione Andrea Bocelli, invece, ha dato vita ad una raccolta fondi a favore dell’ospedale di Camerino, nelle Marche. La struttura è stata individuata infatti per accogliere i pazienti affetti da covid.

I calciatori in prima linea
Tanta solidarietà è arrivata anche dal calcio. Venti dispositivi di ventilazione polmonare per altrettanti ospedali: è la deliberazione all’unanimità dell’Assemblea di Serie B. Non sono mancate nemmeno i gesti a titolo personale. Il bomber del Milan Zlatan Ibrahimovic ha donato mascherine FFP2 agli ospedali dell’Humanitas. L’attaccante del Torino Simone Zaza ha avviato una raccolta fondi per gli ospedali di Policoro, Potenza e Matera in Basilicata. L’ex capitano della Roma, Francesco Totti, insieme a Dash, di cui è uno dei volti nella pubblicità, ha donato allo Spallanzani di Roma 15 apparecchiature per la terapia intensiva. Allo stesso ospedale, invece, la squadra della capitale ha donato 100mila euro. Il capitano del Napoli, Lorenzo Insigne, ha donato 100mila euro all’ospedale napoletano Cotugno. Mentre la Juventus ha avviato una raccolta fondi per le strutture piemontesi. Sul web, invece, la storica pagina Facebook “Che fatica la vita da bomber” ha lanciato l’iniziativa “Palleggia con quello che vuoi e aiuta gli ospedali d’Italia”.

Le donazioni in favore della sanità a Napoli
La città di Parthenope non si è tirata indietro dinanzi all’emergenza che ha travolto anche la Campania. All’ospedale Cotugno di Napoli è arrivato un contributo di 50mila euro dai calzaturieri campani, «nonostante le aziende siano allo stremo e stiano ricorrendo da tempo agli ammortizzatori sociali», ha spiegato Pasquale Della Pia, vice presidente di Assocalzaturifici. All’iniziativa hanno partecipato 50 aziende, donando mille euro ciascuna. Una adesione importante se si considera che nel distretto si contano 250 imprese con 5500 dipendenti diretti per arrivare a oltre 7mila occupati considerando gli indiretti.
Mentre 50mila confezioni di integratori sono state regalate ad ospedali e asl da una giovane star up napoletana. Prodotti «in grado di supportare il paziente nella gestione di molteplici patologie pregresse – ha commentato il direttore generale Michele Pironti – contribuendo in questo modo in forma indiretta ad un’adeguata reattività endogena di coloro che sfortunatamente dovessero ammalarsi di Covid-19». Per richiedere la campionatura gratuita si deve inviare un modulo al back-office attivato dall’azienda che prenderà in carico l’ordine. Le richieste di campionatura gratuita verranno prese in carico da un back office attivato dall’azienda.

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martedì, 17 Marzo 2020 - 17:33
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