Restare a casa se non vi sono motivi di necessità o esigenze di lavoro. Sono giorni che le istituzioni lo ripetono come un mantra. E sono giorni che i mezzi di informazione e le televisioni rilanciano l’appello.
Eppure, stamattina a Napoli, c’è chi ha deciso di lasciare l’abitazione per raggiungere la panetteria più vicina allo scopo di acquistare le zeppole di San Giuseppe. Episodi che la dicono lunga su quanto sia difficile per una fetta di popolazione rinunciare alle proprie abitudini e accettare l’inevitabile e necessario cambiamento dello stile di vita in nome di un sacrificio finalizzato alla tutela della propria salute, di quella dei propri cari e di una comunità intera.
Le forze dell’ordine, impegnate nei controlli, hanno rivelato numerosi casi di ‘uscite’ volte all’acquisto delle zeppole: stamattina sono stati predisposti, infatti, controlli ad hoc all’esterno delle panetterie immaginando che alcuni cittadini non avrebbero resistito all’appuntamento del 19 marzo. Un appuntamento però saltato. Sulla produzione delle zeppole di San Giuseppe è caduto il divieto, per questioni di sicurezza. Anche se non tutti hanno rispettato il ‘no’ alla vendita dei tradizionali dolci per la festa del papà. A Marano i carabinieri della locale compagnia hanno denunciato il titolare e tre dipendenti di una pasticceria per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
Il titolare della pasticceria (attività chiusa per decreto) aveva pubblicizzato sul profilo social della propria pasticceria l’imminente vendita a domicilio delle zeppole di San Giuseppe. Proprio quell’annuncio ha consentito ai militari dell’Arma di individuare il laboratorio e fermare la vendita. All’interno del locale amarene sciroppate, vari ingredienti e l’impasto pronto per la preparazione dei dolci. La pasticceria è stata sequestrata e segnalata alle autorità competenti per la sospensione della licenza.
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giovedì, 19 Marzo 2020 - 14:11
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