La ricetta medica può essere inoltrata sia con Whatsapp che con sms o posta elettronica. Lo ha stabilito la Protezione civile con l’ordinanza numero 651 del 19 marzo restringendo così ulteriormente le occasioni di potenziale contagio dei cittadini e venendo incontro alle domande di medici e pazienti.
All’articolo 1 dell’ordinanza è previsto che quando il medico prescrive la ricetta elettronica, l’assistito può chiedergli il rilascio del promemoria dematerializzato o il numero di ricetta elettronica attraverso l’utilizzo della posta elettronica sia Pec che ordinaria; in numero della ricetta elettronica può essere inviato anche con Sms o Whatsapp, indicando il numero di telefono al medico curante.
Il protocollo viene dunque spedito dal medico come allegato e non come corpo del messaggio, nel caso invece di Sms e Whatsapp si invia solo il numero di ricetta elettronica o l’immagine del codice a barre dello stesso, utilizzando un’applicazione per la telefonia mobile, alla quale risultano registrati sia il medico prescrittore sia l’assistito, che consente lo scambio di messaggi e immagini.
Altra possibilità per il medico è di comunicare il numero della ricetta elettronica prescritta attraverso il telefono fisso o mobile dell’assistito. Se quest’ultimo ha attivato il Fascicolo sanitario elettronico (FSE), la ricetta elettronica va inserita nel fascicolo è viene indicizzata contemporaneamente alla prescrizione.
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venerdì, 20 Marzo 2020 - 11:37
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