La crociata di De Luca per fermare il Coronavirus: in Campania stop ai lavori edili, si fermano le ristrutturazioni in casa

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Bisogna «chiudere tutto» e «militarizzare», ha detto nel pomeriggio il Governatore della Campania Vincenzo De Luca contestando le scelte sin qui assunte dal Governo. Troppe «mezze misure», troppa vaghezza nelle ordinanze, il che non fa altro che aumentare i contagi. E così, nell’attesa che da Roma, qualcosa si smuova, sempre che si smuova, il Governatore Vincenzo De Luca usa i poteri che la legge gli concede e a poco poco mette nuovi paletti laddove non è stato fatto dal Governo.

In serata è stata emessa l’ordinanza, annunciata nel corso della conferenza via Facebook, con la quale viene sospesa, fino al 3 aprile, l’attività dei cantieri edili su committenza privata, fatti salvi gli interventi urgenti strettamente necessari a garantire la sicurezza o la funzionalità degli immobili e in ogni caso con obbligo di adozione dei dispositivi di protezione individuale da parte del personale impiegato e delle ulteriori misure precauzionali prevista dalla disciplina privata. In base all’ordine, i responsabili dei lavori che saranno sospesi dovranno provvedere alla messa in sicurezza e alla chiusura temporanea del cantiere non oltre 5 giorni dalla data di oggi. Con questo dispositivo, per fare degli esempi pratici, non sarà più possibile procedere con le ristrutturazioni degli appartamenti, a meno che non vi sia il pericolo del crollo di un tetto, di un cedimento delle pareti. Stop, dunque, alle ristrutturazioni dei palazzi, sempre che i lavori non siano indispensabili per sanare situazioni di pericolo.

Misure più stringenti anche per i lavori a committenza pubblica. Se vi è la possibilità di un differimento, la stazione appaltante provvederà a rinviare gli interventi programmati o in corso. Ma anche in questo caso vale la regola dell’osservanza di tutte le misure precauzionali richieste dal caso. Andranno avanti regolarmente gli interventi urgenti concernenti la rete di pubblica utilità e l’edilizia sanitaria, nonché gli interventi volti ad assicurare la messa in sicurezza e la funzionalità degli immobili. Eventuali violazioni alle disposizioni dell’ordinanza integreranno il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità punibile con l’arresto fino a 3 mesi o con l’ammenda fino a 206 euro.

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venerdì, 20 Marzo 2020 - 20:57
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