Coronavirus, la Procura di Milano vuole pene più dure per chi viola le misure contro il contagio: carcere e ammenda

Tribunale di Milano
Il Palazzo di Giustizia di Milano

Un giro di vite contro le violazioni delle disposizioni per il contenimento dei contagi da Covid19. La sta valutando la Procura della Repubblica di Milano che pensa di applicare, per l’emergenza Coronavirus, una norma più dura dell’articolo 650 del Codice penale in vigore attualmente.

La Procura milanese vuole quindi applicare l’articolo 260 del testo unico delle leggi sanitarie, disposizione che punisce chi non osserva un ordine legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva. Il reato prevede una pena congiunta: arresto fino a sei mesi e ammenda fino a 400 euro, senza possibilità di ‘pagare’ per cancellare il reato che quindi non è ‘oblabile’.

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La valutazione della ‘stretta’ nasce dalla lettura dei numeri del Viminale sulle violazioni delle disposizioni governative in tutta Italia: solo nella giornata di venerdì scorso 223mila persone sono state controllate e 9888 denunciate; 91129 negozi controllati e 104 negozianti sanzionati con la sospensione dell’attività. In tutto sono ad oggi oltre un milione 650mila le persone sottoposte alle verifiche delle forze dell’ordine (nel periodo tra l’11 marzo ed il 20 marzo) e oltre 70mila quelle denunciate. Di queste, 1977 sono esercenti.

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lunedì, 23 Marzo 2020 - 10:13
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