Coronavirus, l’Italia chiude le frontiere: da oggi entra in vigore il decreto legge con sanzioni più aspre | Il nuovo testo


E’ entrato in vigore da mezzanotte il decreto legge numero 19 del 25 marzo 2020 (alla fine dell’articolo il testo integrale); in serata la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da oggi è efficace con il suo pacchetto di misure, ancor più restrittive, per il contenimento del contagio da Coronavirus. Tra le principali novità, già annunciate da Conte sia in videomessaggio che nell’informativa tenuta ieri alle Camere, l’inasprimento delle sanzioni con multe fino a 3mila euro.

All’articolo 1 il decreto stabilisce la limitazione della circolazione delle persone, anche prevedendo limitazioni alla possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora abituale «se non per spostamenti individuali limitati nel tempo e nello spazio o motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità o urgenza, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni». Confermata la chiusura di strade urbane, parchi, aree gioco, ville e giardini pubblici o altri spazi pubblici.

Il decreto limita o divieta inoltre l’allontanamento e l’ingresso in territori comunali, provinciali o regionali, nonché rispetto al territorio nazionale e impone la misura della quarantena precauzionale ai soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva o che rientrano da aree «ubicate al di fuori del territorio italiano». Divieto assoluto di allontanarsi da casa per chi è in quarantena o positivo al virus.

Confermato lo stop o il divieto a riunioni ed assembramenti in luogo pubblico o al pubblico, con conseguente sospensione e limitazione di manifestazioni ed eventi, compresi quelli sportivi, religiosi e culturali. Chiusi tutti i locali pubblici, dai cinema ai teatri alle sale da vallo, vietati i congressi e chiuse palestre, piscine, terme e centri benessere.

Non si può fare jogging all’aperto o in luoghi aperti al pubblico ed i trasporti pubblici possono essere limitati, ridotti, sospesi o soppressi su decisione delle autorità nazionali o regionali. Restano chiuse le scuole e sospese le gite scolastiche e viene contingentata l’apertura degli uffici comunali che devono essere aperti limitando la presenza dei dipendenti, «fatte comunque salve le attività indifferibili e l’erogazione dei servizi essenziali prioritariamente mediante il ricorso a modalità di lavoro agile».

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Stop ai concorsi, chiusi i negozi che vendono beni e servizi non essenziali con obbligo, per chi resta aperto, di garantire il rispetto delle misure di sicurezza. Continua la chiusura di bar e ristoranti così come quella di attività di impresa o professionali «con possibilità di esclusione dei servizi di pubblica necessità previa assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non sia possibile rispettare la distanza di sicurezza interpersonale predeterminata e adeguata a prevenire o ridurre il rischio di contagio come principale misura di contenimento, con adozione di adeguati strumenti di protezione individuale».

Limitazioni a fiere e mercati, tranne per quelli necessari per rifornire la filiera agroalimentare, specifici divieti o limitazioni sono imposti per gli accompagnatori dei pazienti nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso. La limitazione scatta anche per l’accesso di parenti e visitatori in ospedali, case di cura, comunità per minori e carceri. Infine si promuove l’utilizzo dello smart working.

Le sanzioni, per i trasgressori, vanno da 400 a 3000mila euro con aumento di un terzo se sono compiute alla guida di un veicolo.

Carta bianca poi ai governatori regionali che «in relazione a specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio o in una parte di esso, possono introdurre misure ulteriormente restrittive». «I Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali, né eccedendo i limiti» di legge.

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giovedì, 26 Marzo 2020 - 09:37
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