Coronavirus, schizza verso l’alto il numero dei nuovi contagiati: + 4500 casi; altre 662 vittime. Sale la paura in Lombardia

Coronavirus

«Non so se è arrivato il picco o se ci è sfuggito qualcosa. Queste valutazioni spettano ai tecnici, io posso solo dire che personalmente sono preoccupato». Il Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana è più preoccupato che mai. I numeri odierni su andamenti di morti e contagi nella sua ‘terra’ sono i peggiori dall’inizio di questa drammatica emergenza sanitaria: 2.543 i nuovi positivi, 387 i morti. Numeri che costituiscono la metà dei dati complessivi illustrati nella consueta conferenza stampa delle 18 che però vede ancora assente, causa febbre, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.

Tocca di nuovo al direttore Agostino Miozzo scattare sinteticamente la situazione in Italia: le nuove vittime sono 662 e così il totale complessivo sfonda quota 8mila. Picco assoluto, sino ad oggi, dei nuovi contagiati: 4492 casi. Il totale degli attuali positivi è di 62013 (cifra che non tiene conto dei guariti e dei deceduti): di questi 33648 sono in isolamento perché con lievi o senza sintomi, mentre 3612 in terapia intensiva. Numeri ancora troppo alti, che non promettono nulla di buono. E che, durante la conferenza stampa, spingono il dottor Guerra a ribadire l’invito a continuare con le misure di contenimento attualmente in atto, aggiungendo però «servizi a livello domiciliare» per aiutare «la popolazione che sarà stanca di subire misure di questo genere».

Leggi anche / Coronavirus, è caos sanzioni: il Governo cambia le ‘misure’ e le rende retroattive. Ma in Campania vige un’altra disciplina

Così come viene ribadita la necessità di tutelare il personale medico: «Queste persone devono essere tutelate non soltanto con mascherine ad hoc, ma deve essere garantita loro una capacità diagnostica costante affinché possa essere iniziata una terapia. C’è un’evidenza che quanto più precoce è la terapia tanto più efficace il miglioramento, e poi così non si rischia che essi contagino i loro colleghi. Bisogna fare sì che gli ospedali non diventano sedi di amplificazione dell’epidemia stessa».

Leggi anche / In Lombardia i sindaci chiedono tamponi per tutti, Fontana si difende: «Speculazioni vergognose» e al solito non decide

Resta per ora il dato problematico dell’aumento improvviso dei nuovi casi di contagio. Soprattuto nel Nord e in Lombardia. In base ai dati della Protezione civile relativi alla regione guidata da Attilio Fontana vi sono in totale 10.681 ricoverati con sintomi, 1.263 in terapia intensiva, 10.245 in isolamento domiciliare, 22.189 le persone totali attualmente positive, 7.839 i guariti, 4.861 i deceduti, 34.889 i casi totali e 87.713 i tamponi effettuati nelle regioni. Situazione disperata a Bergamo, dove ormai si tracciano due bilanci: quello ufficiale e quello invece ‘fantasma’ denunciato dal sindaco Giorgio Gori. Il primo cittadino lamenta che vi sono ben 212 vittime in più «non contate», circostanza che andrebbe a falsare la drammaticità di dati già terribili: «A Bergamo, dall’1 al 24 marzo, i decessi dei residenti sono stati 446: 348 più della media degli ultimi anni (98). I decessi ufficialmente dovuti a #Covid19 nel periodo sono 136. Ce ne sono 212 in più», ha scritto Gori su Twitter. «Con una mortalità all’1,5-2%, i contagiati in città sarebbero tra 17 e 23mila», ha concluso Gori.

Leggi anche:
– 
Coronavirus, pagamenti bonus e cig in 30 giorni: Tridico rassicura le imprese. E sulle pensioni: «C’è liquidità, nessun rischio»
– Coronavirus, San Giorgio piange la sua terza vittima. Dieci i contagi in città e Zinno lancia una campagna choc sui social 
– Coronavirus, contrabbando di sigarette ‘porta a porta’ per agevole i clienti
– A Napoli scoperte 633 auto fantasma: sanzioni per 340mila euro. Due denunciati
– Coronavirus, in Campania si cercano condizionatori per le tende. A Capri e Anacapri servono alloggi

giovedì, 26 Marzo 2020 - 18:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA