Coronavirus, a Portici il Comune apre un conto corrente per donare soldi ai più deboli. Farroni: «Città dal grande cuore»

veduta Portici
Portici, piazza San Ciro
di Manuela Galletta

Aiutare i più ‘deboli’, nell’attesa che il Governo vari misure economiche in grado di sostenere chi non ha una rete di salvataggio. Chi non ha risparmi a sufficienza ai quali attingere in assenza di stipendio (perché magari l’azienda per cui ha lavorato sino ad ora è chiusa). Chi magari lavora in nero, non per cattiva volontà ma perché soprattutto nel Sud ci sono datori di lavoro che per abbattere i costi non offrono contratti costringendo chi ha necessità di mettere il piatto a tavola ad accettare la precarietà pur di tirare avanti.

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A Portici, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco di centrosinistra Enzo Cuomo, non si dimentica degli ‘ultimi’. E, soprattutto, non perde tempo. Le rigide misure di contenimento del contagio sono in piedi da quasi 20 giorni. Venti giorni di ‘fermo’ per milioni di italiani e per tantissimi porticesi. Uno ‘stop’ che adesso inizia a pesare sui bilanci familiari, soprattutto di quelle persone che avevano già poco e adesso rischiano di non avere nulla più. Così l’Ente di Palazzo Campitelli ha deciso di attivarsi e di correre in soccorso dei più ‘deboli’ nell’attesa che il Governo predisponga misure strutturali e capillari per non lasciare indietro alcuno. E’ stato aperto un conto corrente, che sarà gestito dal Comune, sul quale i porticesi più fortunati possono effettuare donazioni in denaro (nell’immagine che segue l’Iban al quale fare riferimento).

Soldi che poi il Comune provvederà a recapitare ai più ‘deboli’ in base a un meccanismo di verifica delle condizioni di ogni nucleo familiare anche attraverso il confronto con gli assistenti sociali. E’ un appello alla solidarietà, un appello ai porticesi a essere davvero comunità e a sposare il valore del sostegno reciproco. L’idea è nata perché molti porticesi più fortunati hanno chiesto in che modo potere dare una mano. Ad annunciare l’iniziativa è stato il vicesindaco di Portici Fernando Farroni che si dice orgoglioso per la risposta che Portici sta dando, sia sul piano del rispetto delle numerosi disposizioni del Governo e della Regione, sia sul piano del ‘mutuo soccorso’. «In queste settimane stiamo avendo grandissime manifestazione di solidarietà da parte di tutti», ci racconta.

A dare l’esempio sono stati proprio i politici, di maggioranza e opposizione, che hanno messo da parte le divergenze di idee per fare fronte comune in questo difficile. L’amministrazione comunale è stata la prima, nell’area campana, a vedere impegnati sul campo i consiglieri comunali: sono a disposizione, in forma di volontariato, a fare la spesa e a recapitarla a chi non può uscire di casa, o perché molto anziano, o perché ha qualche acciacco, o perché magari è in isolamento volontario. Un piccolo gesto ma di grande umanità. Consegna a domicilio anche per i farmaci: questo è stato possibile grazie ad un lavoro comune fatto dall’amministrazione e della croce rossa. «Portici sta dimostrando di avere un grande cuore – osserva con comprensibile orgoglio il vicensindaco Farroni – Ma sta dimostrando anche un grande rispetto per tutte le difficili limitazioni che sono state imposte a tutela della salute di tutti noi. Tranne una sparuta minoranza, la stragrande maggioranza dei cittadini sta osservando alla lettera le disposizioni».

I numeri, del resto, parlano chiaro: in quasi 20 giorni di ‘isolamento’ sociale in città sono state fatte 300 denunce su 55mila abitanti. Ognuno fa la sua parte. I negozianti dell’asse mercatale, ad esempio, hanno compreso la decisione del Comune di sospendere la vendita all’interno botteghe dei generi alimentari, una decisione difficile ma assunta perché lo stretto percorso pedonale finiva col creare assembramenti. Ma non sono rimasti chiusi, perché il Comune ha premiato il loro senso civico e ha dato loro il via libera effettuare consegne a domicilio, anche per consentire ai residenti della zona di non doversi spostare in altre aree della città. Non solo: per aiutarli, i politici hanno usato i loro profili social per diffondere l’elenco di tutti coloro che effettuano le consegne a domicilio. «Ai commercianti del centro storico deve andare un plauso per come hanno risposto ad un’iniziativa non facile», osserva il vicesindaco. E un plauso va anche alla Polizia municipale, alla Finanza e alla polizia di Stato che stanno effettuando i controlli: «Stanno svolgendo un lavoro straordinario». Lavorano senza sosta anche i dipendenti di Leucopetra, che sono impegnati in un’opera costante di pulizia e igienizzazione delle strade della città.

Inoltre il Comune già da diversi giorni ha intimato agli amministratori di tutti i condomìni di deliberare, con urgenza, opere di sanificazione degli interni degli stabili. Ancora: all’interno di ogni palazzo, il Comune ha fatto affiggere l’elenco di tutte le botteghe che effettuano consegne a domicilio. Massimo impegno anche da parte dall’Asl con il quale il Comune è in costante contatto per monitorare i pochi casi di contagio che sino registrati: attualmente ci sono sei persone positive, tre delle quali sono in ospedale e tre a casa, e un’anziana deceduta. «In questo momento di difficoltà bisogna stringere i denti – conclude il vicesindaco – Ai porticesi dico che faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per essere al fianco della comunità».

 

sabato, 28 Marzo 2020 - 14:15
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