Coronavirus, un bonus di 600 euro anche per i lavoratori ‘in nero’, senza sussidio di disoccupazione e stagionali

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Tra le idee allo studio del Governo per il nuovo decreto di aprile, quello contenente nuove misure economiche annunciato ieri da Giuseppe Conte, c’è quella di estendere il bonus di 600 euro anche ai lavoratori del sommerso. Un reddito di ultima istanza simile a quello già previsto per i lavoratori autonomi che andrebbe però a dare respiro anche a chi lavora in nero e quindi non ha contratti da esibire per ricevere un aiuto concreto in questi difficilissimi giorni di emergenza e quarantena.

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Una misura sociale che riguarderebbe tante categorie, dai camerieri non inquadrati ai carpentieri che non sono messi ‘a posto’ dai datori di lavoro. Una platea di circa 3 milioni di persone, cui si vanno ad aggiungere anche altre categorie che in questo periodo vedono sfumare possibilità di guadagno: da chi lavora solo come stagionale (pensiamo ai coltivatori o ai bagnini) a chi era in disoccupazione ma ha l’assegno scaduto.  Ma guardiamo nel dettaglio quale potrebbe essere il meccanismo per rendere operativa questa misura.

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Per accedere a questo Reddito di Emergenza si dovrebbe presentare all’Inps la mera autocertificazione, con un concreto snellimento delle pratiche burocratiche e demandando i controlli solo alla fase successiva all’erogazione. Nella dichiarazione autocertificata si dovrebbe sottoscrivere di non avere mezzi di sussistenza. L’Inps potrebbe usare, per l’erogazione, la carta del Reddito di cittadinanza che consentirebbe così di ‘tracciare’ gli acquisti limitandoli ai generi alimentari ed ai beni di prima necessità. Viceversa, potrebbe essere erogato sul conto corrente della persona che lo chiede, ma qui il problema riguarda il fatto che non tutti ne dispongono. La somma da erogare dovrebbe aggirarsi intorno ai 500/600 euro, ma sarà comunque limitata a sole due mensilità.

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domenica, 29 Marzo 2020 - 10:19
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