Coronavirus, l’Italia resterà in quarantena fino a dopo Pasqua. L’idea: ora d’aria per i bambini costretti a casa

giuseppe conte
Giuseppe Conte

Un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per prorogare le misure di contenimento del contagio da Coronavirus. Il Governo conferma la volontà di andare avanti con la ‘stretta’ imposta agli italiani allungando il coprifuoco fino a dopo Pasqua. In Campania il governatore De Luca è già intervenuto con la proroga al 14 aprile; il Governo centrale sta approntando il testo in queste ore per dare il via alla pubblicazione nei primi giorni di aprile.

Leggi anche / Coronavirus: morti altri 812 pazienti. I nuovi contagi sono 1.648 ma è record di guariti: 1.590 nelle ultime 24 ore

Fino al 14/18 aprile, quindi per altre due settimane, dovrebbe estendersi la durata dei provvedimenti che, come noto, prevedono spostamenti limitati da casa con autocertificazione, stop alle attività produttive non essenziali, stop ai servizi non essenziali, chiusura delle scuole e sospensioni di ogni manifestazione pubblica e privata. Dopo Pasqua, si vedrà.

Nonostante il boom dei guariti, ‘certificato’ ieri dal bollettino della Protezione civile nazionale dunque, non si intende arretrare di un passo nella strategia che dalla fine di aprile – con cinque Dpcm ed un decreto legge – l’Esecutivo di Conte sta portando avanti sebbene con continui aggiustamenti dettati dall’evoluzione dell’emergenza epidemiologica.

Leggi anche / Coronavirus: on line i moduli per chiedere i bonus da 600 euro, la cig e lo stop ai mutui. Tutto quello che c’è da sapere

L’Italia resta in quarantena almeno fino al 18 aprile. L’unica deroga alle limitazioni degli spostamenti dei cittadini di ogni età potrebbe arrivare dopo la dichiarazione del Ministro per le Pari Opportunità Elena Bonelli che ha detto un sì prudente ad un graduale allargamento delle restrizioni per i bambini cui potrebbe essere riservata quella che, con una frase che rende l’idea della situazione che stanno vivendo gli italiani, «un’ora d’aria». Cioè la possibilità di uscire, in maniera via via graduata, per fare attività «psicomotoria».

Per il presidente del Consiglio superiore di Sanità, il pediatra Franco Locatelli però «non è ancora il momento di far uscire i bambini ma appena le condizioni lo consentiranno sarà una delle prime misure che verrà rivista».

Leggi anche:
– 
Coronavirus in Campania, +122 casi ma la curva dei contagi continua a scendere. Partono i test rapidi sui sanitari 
– Rogo al Tribunale di Milano, riapertura con l’inagibilità dei piani distrutti
– Napoli, la ‘fake news’ delle 2 persone armate che girano nei palazzi al Vomero: immagini ‘rubate’ da un caso in Germania
– Pozzuoli, balli e canti in strada: così gli irresponsabili offendono le vittime del Coronavirus e i medici in trincea
– Coronavirus, positivo il sindaco di San Giuseppe Vesuviano. Primi cittadini in prima linea, sono a rischio contagio

 

 

martedì, 31 Marzo 2020 - 09:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA