«Me li ha regalati Gina Lollobrigida»: polizia interviene in una lite di famiglia e scopre un furto in casa dell’attrice


«Me li ha regalati Gina Lollobrigida»: si è giustificato così un uomo di 33 anni, quando i poliziotti hanno trovato in un armadio nel salotto della sua abitazione a Spinaceto, quartiere a sud di Roma, quattro statuette del David di Donatello, svariate medaglie, un set di francobolli raffiguranti l’attrice romana, quattro orologi da polso, 5 penne d’argento, diverse collane di perle, una confezione di monete emesse dalla Repubblica di San Marino e un binocolo di grosse dimensioni. Ma non è riuscito a convincere gli investigatori. Il 33enne operaio rumeno, che ha da poco terminato dei lavori di ristrutturazione in casa di Lollobrigida, è stato arrestato per furto e detenzione illegale di arma da fuoco. In un altro armadio gli agenti hanno trovato una pistola calibro 7,65 priva di caricatore, ma funzionante e non censita nella banca dati.

L’episodio risale a ieri mattina, quando una ragazza, temendo per la sua incolumità, ha chiamato la polizia per una lite furiosa con sua madre e il compagno. All’arrivo degli agenti la giovane, che li aspettava in strada, ha raccontato di aver avuto paura perché il compagno della madre era in possesso di tre pistole. Entrati nell’appartamento l’uomo ha mostrato ai poliziotti due repliche di pistole (un revolver e una semiautomatica) entrambe con la canna occlusa. Mancava invece all’appello la terza arma. Così è iniziata la perquisizione dell’abitazione che ha portato alla scoperta di un borsone contenente i preziosi.

Interrogato sulla loro provenienza, l’uomo ha dichiarato di avere effettuato i lavori a casa dell’attrice che glieli ha donati. Lollobrigida, confermando di conoscerlo perché aveva lavorato a casa sua da settembre a marzo, ha negato di avergli regalato quelle cose. Inoltre, avrebbe riconosciuto come proprio tutto il materiale ritrovato – tranne la pistola – spiegando di non aver sporto denuncia in quanto fino a quel momento non si era accorta che quegli oggetti mancassero in casa. Gli oggetti provento del furto le sono stati restituiti mentre il 33enne è stato portato nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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giovedì, 2 Aprile 2020 - 18:07
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