Coronavirus, i bonus per gli autonomi sono ‘ad esaurimento’ ma Tridico (Inps) assicura: «Saranno rifinanziati»


Sono 1,66 milioni le domande inviate in due soli giorni all’Inps per ottenere il bonus di 600 euro previsto dal decreto ‘Cura Italia’. Nel complesso, secondo dati forniti dall’Istituto di previdenza, sono arrivate 1.996.670 domande per 4.448.630 beneficiari, comprese le domande di cassa integrazione, assegno ordinario, congedo parentale e bonus baby sitter. Per la cassa integrazione ordinaria sono arrivate 86.140 domande per 1.661.200 beneficiari (1.337.700 pagamenti a conguaglio e 323.500 pagamenti diretti). Sono arrivate inoltre 54.000 domande di assegno ordinario per 931.700 beneficiari, 181.683 di congedo parentale e 14.047 di bonus baby sitting.

«Non c’è un ordine cronologico per l’accettazione delle domande di indennità per i lavoratori autonomi- ha ribadito il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico in una intervista a Skytg24 sottolineando che tutti gli aventi diritto al bonus di 600 euro lo avranno. «C’è un limite di spesa previsto dalla legge ma – ha assicurato – laddove dovessero esaurirsi i fondi il Governo ha garantito che saranno rifinanziati».

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L’Inps è pronto a pagare l’indennità di 600 euro ai lavoratori autonomi entro il 15 aprile ma per il mese successivo, se il nuovo decreto sarà approvato entro le prossime due settimane, il pagamento potrebbe arrivare entro la fine di questo mese. Le domande a quel punto saranno già lavorate e il pagamento sarà più rapido.

Le operazioni stavolta si sono svolte senza i problemi registrati mercoledì primo aprile perché l’Inps ha scaglionato l’accesso (la mattina Caf, patronati ed intermediari) e il pomeriggio i cittadini.
Il Garante per la Privacy ha avviato in ogni caso un’istruttoria sulla violazione dei dati personali legata alla ‘falla’ che si è aperta ieri nel sito dell’Inps, «allo scopo di effettuare opportune verifiche e valutare l’adeguatezza delle contromisure adottate dall’ente e gli interventi necessari a tutelare i diritti e le libertà degli interessati». L’Autorità sottolinea anche l’«assoluta necessità che chiunque sia venuto a conoscenza di dati personali altrui non li utilizzi ed eviti di comunicarli a terzi o diffonderli, ad esempio sui canali social».

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venerdì, 3 Aprile 2020 - 08:55
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