Coronavirus in Campania, 500 milioni per imprese e fasce deboli. De Luca: «Meno burocrazia, soldi subito ai cittadini»

Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania
di Bianca Bianco

Nessuna categoria economica e sociale sarà lasciata indietro. Questo il messaggio che lancia il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca nel consueto punto della situazione in diretta streaming su Facebook. L’ente di Palazzo Santa Lucia, annuncia, ha approntato un piano economico «imponente» per venire incontro a quei cittadini e quelle imprese che stanno subendo i devastanti effetti economici dell’emergenza Coronavirus. Un programma di interventi che, afferma De Luca senza risparmiare una frecciata al Governo «sarà semplice, rapido, con la burocrazia ridotta al minimo»

In campo, da parte della regione, sia il settore delle politiche sociali che quello delle attività produttive con il duplice obiettivo di fornire un sostegno ai lavoratori ed alle famiglie ed alle attività economiche. «Domani mattina (sabato 4 aprile ndr) – spiega De Luca – presenteremo il nostro piano. Abbiamo aspettato prima che il Governo completasse il quadro delle misure economiche, con ritardo, per poter entrare in campo con i nostri interventi».

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Il piano di De Luca prevede un intervento economico ‘monstre’ da 500 milioni di euro che inietti nel fragilissimo tessuto economico campano di questo periodo nuove risorse. In primis per le fasce deboli (lavoratori in crisi, donne, famiglie in difficoltà), per quelle aree della Campania dove è più radicata la presenza di immigrati (Castel Volturno, Piana del Sele), poi per le attività economiche messe in ginocchio dal lockdown imposto dal Governo: turismo, aziende che hanno dovuto chiudere o hanno subito danni ingenti, professionisti, commercianti, artigiani, il comparto agricolo e quello della pesca. Fondi anche per sostenere chi paga l’affitto, i contributi alloggiativi, e nel piano regionale sono previste anche misure di credito agevolato a tasso zero per le imprese.

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«E’ una manovra imponente – continua De Luca – con cui effettueremo degli interventi che non andranno a sovrapporsi con quelli statali o dei Comuni e soprattutto che siano il frutto di uno sforzo per la massima semplificazione burocratica». Quella semplificazione che, secondo De Luca, è mancata nelle decisioni approntate dal Governo: «La burocrazia è la malattia tutta italiana – afferma –  mettiamo sulla carta interventi anche interessanti ma dal passaggio dai documenti alla realtà, cioè nel definire il percorso che fa arrivare i soldi in tasca ai cittadini ci mettiamo di solito un’eternità. Per questo appronteremo un sistema quanto più rapido possibile per cittadini, imprese, cooperative, società».

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Le misure saranno, spiega De Luca, un vaccino temporaneo in attesa della svolta, l’agognata ‘fase due’, quella in cui, seppur gradualmente, si potranno riaprire le attività oggi sospese. «La ripresa deve essere graduale – spiega De Luca – La fase due ci sarà comunque soltanto se sarà conclusa la fase uno. Perché se malauguratamente decidessimo di riaprire le attività in maniera indiscriminata, non daremmo respiro all’economia ma la affosseremmo trascinandoci questa epidemia per molto tempo ancora».

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«Il piano B cominciamo a prepararlo – conclude – ma subordinandolo alle valutazioni vincolanti delle autorità scientifiche. Nel frattempo cercheremo di dare una mano ai soggetti economici danneggiati ed alle fasce deboli della popolazione, cercando di fare uno sforzo per eliminare la burocrazia ed arrivare rapidamente ai cittadini. L’economia si può rilanciare ma finché non avremo perlomeno contenuto al minimo l’epidemia la crescita economica non ci sarà».

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venerdì, 3 Aprile 2020 - 15:47
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