Un nuovo slittamento per le consultazioni elettorali. Il ‘decreto liquidità’ del Governo è intervenuto anche per regolare lo svolgimento delle elezioni: in Italia, prima dello scoppio dell’epidemia da Coronavirus, era previsto che si andasse a votare in primavera sia per le Regionali che per le Comunali.
Previo accordo con le opposizioni di centrodestra, il Consiglio dei Ministri ha optato per questo lungo slittamento che varia a seconda della scadenza dei Consigli regionali. Quindi per la Campania (ma anche la Val d’Aosta, il Veneto, la Liguria, la Toscana, le Marche e la Puglia) che avevano i parlamentini in scadenza il 2 agosto 2020, è stata decisa la proroga per 4 mesi del mandato. Le elezioni si potranno tenere nei 60 giorni successivi alla nuova scadenza. Viene rinviato anche il voto per un seggio vacante al Senato in Sardegna.
Per quanto riguarda le elezioni di rinnovo dei Consigli comunali (in tutto 1000 in scadenza), invece, si terranno in una domenica da stabilire tra il 15 ottobre ed il 15 dicembre. Comunali e Regionali saranno accorpate in un unico Election Day, questo è un dato già certo.
L’accorpamento in un’unica data potrebbe riguardare anche il referendum sul taglio dei parlamentari che era previsto, prima dell’emergenza, per il 29 marzo. Il referendum era già stato prorogato di sei mesi con il Decreto legge ‘Cura Italia’. Secondo la normativa il referendum si può indire entro duecentoquaranta giorni dall’ordinanza che lo ha ammesso e che risale a fine gennaio. Quindi l’ultima data utile sarebbe il 22 novembre.
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martedì, 7 Aprile 2020 - 10:01
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