Coronavirus, 3mila nuovi casi ma cala il numero di ricoverati e di chi va in terapia intensiva. Guerra (Oms): «Serrare le fila»

Coronavirus
(foto Kontrolab)

La prospettiva della lettura dei dati dell’andamento dei contagi cambia ancora. Cambia nel corso di quella consueta conferenza stampa in Protezione civile che per un mese ha rilanciato in maniera asettica i numeri delle persone decedute, dei nuovi contagiati e dei guariti.

Adesso, invece, nella lettura del ‘bollettino’ il dato dei nuovi positivi si sdoppia, spingendo Angelo Borrelli a distinguere il numero dei contagiati ricoverati e quello dei contagiati che invece vengono curati in casa. Questo allo scopo di dimostrare in maniera plastica come la pressione sugli ospedali si stia via via alleggerendo, il che si traduce in una maggiore disponibilità di posti letto che nella fase più virulenta dell’emergenza hanno scarseggiato creando un drammatico collo di bottiglia.

Ecco, dunque, che Borrelli inaugura la conferenza soffermandosi proprio sui nuovi pazienti, cioè sui nuovi contagiati che sono stati ricoverati: 1195 in più rispetto a ieri. Invece il dato complessivi dei nuovi contagi, che include anche persone che sono a casa perché asintomatiche o con sintomi più lievi, sono complessivamente 3833. «Oggi si conferma la riduzione dei pazienti in terapia intensiva – insiste ancora Borrelli – Sono 99 in meno rispetto a ieri. Abbiamo inoltre 233 pazienti ospedalizzati in meno». Il numero dei contagiati totali da Coronavirus, compresi morti e guariti, è di 139422. E’, invece, sempre oscillante il numero delle vittime: rispetto a ieri vi sono 552 deceduti in più. Il totale delle persone morte è di 17669.

Leggi anche / Coronavirus, l’Asl Napoli 2 Nord sperimenta un farmaco per malattie rare: 2 pazienti escono dalla terapia intensiva

Molto positivo il dato dei guariti: nelle ultime 24 ore si sono lasciati alle spalle il Coronavirus 2099 persone. «E’ un nuovo record – osserva Borrelli – Ci sono ad oggi 26491 guariti. I guariti degli ultimi 10 giorni sono pari al 50 per cento del totale da inizio epidemia». Tuttavia, pur in presenza di numeri che fanno ben sperare rispetto alla diminuzione dell’intensità dell’epidemia, Borrelli rinnova l’invito a «mantenere alta la guardia e mettere in atto tutti quei comportamenti consigliati dagli esperti per evitare la diffusione del virus».

Gli fa eco il professor Ranieri Guerra, vicedirettore dell’Oms, che insiste sulla necessità di non allentare proprio ora le misure di distanziamento sociale adottate: «Quello che vediamo oggi è il risultato delle misure adottate due settimane fa. E’ ovvio che continuare con queste misure ci può portare all’abbattimento della curva. E’ evidente che con queste misure la curva è stata rallentata. Siamo in un momento in cui sta diminuendo ma è molto vulnerabile e può risalire nel momento in cui dovessero essere focolai epidemico». Per Ranieri Guerra, allentamenti delle misure che non tengano conto dei dati a livello globali non farebbero altro che « vanificare tutti i sacrifici e le misure prese sin ora. Siamo ad un passo dalla prospettiva di vittoria, ma non significa che abbiamo vinto. Tutt’altro. Questo è il momento di serrare le fila. Io credo che al di là di tutto, vada considerato il dato globale: siamo una società estremamente mobile e questo va in qualche modo va combattuto con l’arma della consapevolezza e della comunicazione continua. la gente deve capire che ha una responsabilità individuale che è profondamente etica».

Al dato nazionale è strettamente collegato quello della Lombardia, che ha subito il maggiore numero di vittime e contato il maggiore numero di contagi. Per il quinto giorno consecutivo, nella regione guidata dal leghista Attilio Fontana, calano ancora i ricoveri in terapia intensiva: sono 3693 i pazienti nei reparti, 99 in meno rispetto a ieri. di questi, 1257 sono in Lombardia, in calo di 48 rispetto a ieri. Dei 95262 malati complessivi, 28485 sono poi ricoverati con sintomi – 233 in meno rispetto a ieri – e 63084 sono quelli in isolamento domiciliare.

Leggi anche:
– Calcio, cig per impiegati del Napoli fino a ripresa allenamenti. Ipotesi taglio di stipendio per i calciatori
– Crolla un ponte in provincia di Massa Carrara: furgoni tra le macerie
– Coronavirus, Scarpe&Scarpe in difficoltà: chiesto il concordato preventivo, a rischio 1800 posti di lavoro
– Pozzuoli, uccide il fratello al culmine di una lite: arrestato 53enne
– Coronavirus, fase 2 divisa in gradi: prima le attività e poi i cittadini
Scossa di terremoto nella notte a Pozzuoli, epicentro a 2 chilometri di profondità: avvertita anche a Napoli
Coronavirus, il sacrificio di medici e infermieri: 120 morti. L’appello: «Creare un fondo per le famiglie delle vittime»

mercoledì, 8 Aprile 2020 - 18:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA