Coronavirus, ‘fase 2’ divisa per gradi: prima le attività e poi i cittadini

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Sarà in due step la ‘Fase 2′: il primo riguarderebbe piccole aperture per le attività produttive, mentre il secondo interesserebbe una rimodulazione delle misure per spostamenti e uscite. Sarebbe questo l’orientamento emerso nel corso del vertice tra il premier Conte e i tecnici in vista della scadenza delle misure di contenimento il 13 aprile. In ogni caso non sarebbero ancora state ipotizzate date e la linea ribadita sarebbe quella della «gradualità e prudenza» nelle riaperture.

Nella riunione, a quanto raccontano fonti presenti all’incontro, si sarebbe concordato di garantire alcuni punti fermi per quando inizieranno le riaperture, a partire dall’applicazione rigorosa di misure di distanziamento. Quanto ai test sierologici e ai tamponi serviranno linee chiare, osservano fonti governative, da parte del comitato tecnico scientifico. La riunione è servita comunque, viene spiegato, a fare il punto della situazione e avviare un confronto che proseguirà nei prossimi giorni, in vista della scadenza del dpcm del 13 aprile.

«Dobbiamo stare molto attenti alla fase 2: se sbagliamo i tempi torniamo in lockdown e ricominciamo da capo», ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Porta a Porta in onda ieri sera. «Sta calando un po’ la curva» dei contagi, «ma non dobbiamo cominciare a considerare quelle regole di contenimento facoltative», ha aggiunto dicendo «ai cittadini di comportarsi con massima responsabilità in questa fase, restando a casa e rispettando le regole che salvano la vita».

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mercoledì, 8 Aprile 2020 - 08:50
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