Gravi difficoltà economiche per i 1800 lavoratori della catena ‘Scarpe&Scarpe’. L’azienda, che ha 153 punti vendita in tutto il Paese, ha presentato un’istanza di concordato preventivo al tribunale fallimentare di Torino dove c’è la sede principale. La chiusura dei negozi, per rispettare i decreti del presidente del Consiglio, avrebbe aggravato le difficoltà economiche già presenti. I dipendenti, a oggi, hanno ricevuto solamente il 60% della retribuzione del mese di febbraio e sono in attesa di percepire il saldo e i giorni lavorati a marzo. Secondo Filcams Cgil i vertici dell’azienda avrebbero deciso di presentare l’istanza di concordato preventivo in seguito alla mancanza di fatturazione per circa 50 milioni di euro. I sindacati hanno sottoscritto qualche giorno fa un accordo per la fruizione delle 9 settimane di Cassa in deroga previsto dal Cura Italia, senza però trovare esiti positivi al saldo mancante della mensilità di febbraio.
«Tutti i dipendenti – sottolinea il sindacato – oggi versano in evidente difficoltà per il reperimento di forme di reddito: al mancato saldo della mensilità di febbraio si aggiungono i tempi di attesa per la riscossione della cassa Integrazione, quando l’Inps sarà in grado di metterla in pagamento». Le organizzazioni hanno chiesto all’azienda di poter aprire un tavolo permanente di confronto sullo stato di avanzamento del piano concordato, previsto nei 120 giorni (al massimo) dalla presentazione dell’istanza, per discutere sulla gestione dei punti vendita dopo la riapertura e i passaggi intrapresi dalla catena per favorire il risanamento.
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mercoledì, 8 Aprile 2020 - 10:44
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