Coronavirus, proposta del Pd: «Imporre ai ricchi di versare un bonus per aiutare i meno abbienti»


Togliere ai ricchi per donare ai poveri. E’ la proposta del gruppo Pd della Camera per fornire un ulteriore aiuto a quelle famiglie che hanno serie difficoltà economiche a tirare avanti a causa dei riflessi dell’emergenza sanitaria da Coronavirus che tiene in scacco l’Italia da poco più di un mese.

L’idea è quella di imporre a chi ha redditi elevati di versare un bonus da destinare ai meno abbienti. A lanciarla sono i ‘dem’ Graziano Delrio e Fabio Melilli, che propongono di inserirla nel decreto legge ‘Cura Italia’ che, dopo il via libera al Senato, è atteso all’esame della Camera. «La somma versata sarà deducibile – avvertono – e andrà da alcune centinaia di euro fino a decine di migliaia per redditi superiori al milione. Il gettito atteso è 1,3 miliardi annui». Ma come funzionerebbe il ‘contributo di solidarietà’? A doverlo versare, in base all’idea del gruppo Pd della Camera, sarebbero i «cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia».

In tal modo si andrebbero ad integrare gli aiuti già messi in campo dal Governo, che ha stanziato 400 milioni di euro da destinare ai Comuni per convertirli in buoni spesa. «Un grande e solidale paese come l’Italia non può non porsi il tema di come le classi dirigenti e coloro che dispongono di redditi elevati debbano essere chiamati a contribuire a favore di chi non ce la fa – scrivono in una nota Delrio e Melilli – Il Gruppo del Pd della Camera, in piena sintonia con il Partito, ritiene opportuno che venga introdotto nel provvedimento che arriva ora alla Camera un contributo di solidarietà a carico dei redditi più elevati, da destinare a tutti coloro che versano in situazioni di povertà a causa della crisi o in situazioni di grave difficoltà per la perdita completa del reddito come i giovani lavoratori autonomi».

La proposta prevede l’istituzione di un contributo di solidarietà per gli anni 2020 e 2021, che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia. «La somma versata, rispettando i criteri di progressività sanciti dalla nostra Costituzione, sarà deducibile e partirà da alcune centinaia di euro per le soglie più basse fino ad arrivare ad alcune decine di migliaia di euro per i redditi superiori al milione. Il gettito atteso è pari ad un miliardo e trecento milioni annui. Ad uno strumento del genere, oggi sicuramente necessario, si è già fatto ricorso in passato da governi di diverso colore», concludono Delrio e Melilli.

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venerdì, 10 Aprile 2020 - 13:39
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