In Campania zero burocrazia per i fondi a imprese e professionisti: ecco come funziona. De Luca: «Andiamo a testa alta»


«Pochi, maledetti e subito». Sono i soldi che, a partire da fine aprile, la Regione Campania inietterà nei conti correnti di pensionati, famiglie, piccoli imprenditori e liberi professionisti che hanno subito danni a causa della crisi economica scaturita dall’emergenza Coronavirus. Vincenzo De Luca rivendica con orgoglio il piano socio-economico varato una settimana fa e soprattutto rivendica l’avere superato la «palude burocratica» per la liquidazione dei soldi stanziati, marcando volutamente la differenza con le misure del Governo nazionali che – osserva De Luca – «sono anche importanti» ma soffrono di un peccato originale, quello della eccessiva «burocrazia».

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«Chiariamo una cosa – spiega il Governatore della Campania – I contributi alle imprese che arrivano dal Governo nazionale, il credito che viene erogato può essere alleggerito degli interessi ma alla fine viene restituito. Vorrei che non ci fossero equivoci. Inoltre queste misure nazionali avranno tutte una serie di complicazioni: le banche devono fare istruttoria. E io credo che le banche non faranno istruttorie superficiali, quindi ho la paura che queste risorse date come credito agevolato alle imprese arriveranno tra mesi». Un handicap che la Regione Campania ha superato adottando strumenti diversi. Anzitutto i soldi stanziati da Palazzo Santa Lucia sono «a fondo perduto», vale a dire che non dovranno essere restituiti. Ma il dato più importante è relativo alla modalità dell’accredito. Niente verifiche preliminari sui requisiti di chi presenta la domanda: prima sarà liquidato l’acconto, poi si procederà con i dovuti accertamenti. Nel caso in cui qualche cittadino o imprenditore avrà fatto il furbo, la Regione Campania manderà tutti gli atti alla Guardia di Finanza.
Altro punto di forza del ‘metodo Campania’: tutte le domande saranno presentate online. Cambiano solo i dati da inserire a seconda delle categorie di appartenenza.

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Bonus di 2mila euro alle imprese:
requisiti e modalità di accredito
All’accesso ai 2mila euro una tantum stanziati per le piccole imprese potranno accedere tutte quelle attività – rimaste chiuse a seguito delle disposizioni anti-contagio – che risultano iscritte al registro delle imprese presso le Camera di Commercio, che hanno sede in Campania, che 2019 fatturato al di sotto dei 100mila euro, e che abbiano un numero di occupati inferiore a 10. Le domande saranno compilate online e la Regione provvederà, in via preliminare, ad una sola verifica: accertarsi che l’impresa sia effettivamente iscritta al Registro delle imprese. Dopodiché avverrà il bonifico sull’Iban indicato nel modulo. Tempo per la liquidazione del denaro: dieci giorni. «Abbiamo dovuto fissare una soglia perché le risorse non sono infinite. Abbiamo cercato di dare una mano alle attività più piccole che hanno dovuto chiudere perché ci sono state decisioni nazionali», puntualizza De Luca.

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Bonus da 1000 euro ai professionisti:
come fare la domanda
Altrettanto rapida la procedura che dovranno seguire i liberi professionisti e i lavoratori autonomi per ottenere il bonus di 1000 euro, che è cumulabile con quello di 600 euro previsto dal Governo nazionale. I beneficiari dovranno per avere specifici requisiti: nel 2019 dovranno avere fatturato meno di 35mila euro. Questa cifra va intesa come ammontare complessivo dei compensi effettivamente percepiti. Prima dell’accredito, la Regione verificherà l’iscrizione nelle banche dati degli iscritti agli ordini professionali, alle casse di previdenza o alla gestione separata.

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Procedura per le aziende agricole
Semplificazione anche per l’accesso al bonus da parte delle aziende agricole: vi possono accedere titolari di partita Iva, con iscrizione camera commercio, coltivatori diretti o imprenditore agricoli. Il fondo prevede 1500 euro per i coltivatori diretti fino a 5 dipendenti, 2000 euro oltre i 5 dipendenti. Le domande presentate tramite i Caa, che verifica i requisiti e poi girerà la documentazione alla Regione Campania.

De Luca rivendica: «La Campania cammina a testa alta»
Sono tutti strumenti di semplificazione che, unitamente alla gestione della crisi sanitaria, hanno restituito l’immagine di una Campania efficiente, pratica, concreta, ben lontana dall’immagine stereotipata – e purtroppo ancora viva nell’idea di tanti – di un territorio immobile che vive e spera nell’assistenzialismo.
«Abbiamo dimostrato di essere una regione che cammina a testa alta – dice con orgoglio de Luca – Non era scontato che vivessimo questa tragedia come l’abbiamo vissuto, con rigore, con serietà, prendendo decisioni che hanno anticipato di dieci giorni quelle del governo nazionale. Abbiamo conquistato il rispetto di tutte le persone serie e perbene del nostro paese. Abbiamo fatto uno sforzo gigantesco per dare una mano ad alleggerire la condizione di vita delle famiglie e delle aziende». E, allora, non resta che augurarsi – come sottolinea lo stesso De Luca – che la ‘fase 2’, oltre ad essere un punto di ripartenza per l’economia, diventi anche «una fase di serietà e di rispetto reciproco».

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venerdì, 10 Aprile 2020 - 16:57
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