Coronavirus, De Luca: «Campania fuori dal tunnel a metà maggio ma solo se continuano rigore e responsabilità»

de luca
Vincenzo De Luca

Mantenere il rigore tenuto sinora, quello che ha permesso alla Campania di «salvarsi». E’ questa l’unica ricetta, secondo Vincenzo De Luca, per riuscire a superare l’emergenza Coronavirus nella Regione che governa. Responsabilità, rigore: sono parole che usa spesso nel corso della diretta facebook e danno il senso dell’approccio della sua amministrazione all’epidemia. Solo affrontando la crisi sanitaria con queste ‘armi’ la Campania potrà «uscire dal tunnel a metà maggio».

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E’ la prima volta che De luca dà una indicazione temporale precisa sul superamento dell’emergenza Coronavirus in Campania, ma lo fa dati alla mano: nell’ultima settimana si è assistito ad un sostanziale calo dei contagi (il 16 aprile sono stati 64, nei giorni precedenti 80, 38 e 99. Numeri confortanti anche per la task force scientifica che assiste De Luca in tutte le scelte intraprese per fronteggiare la situazione. Ma non bisogna adagiarsi ed avere fretta, né prendere la situazione con leggerezza perché i casi stanno diminuendo. La battaglia è tutt’altro che vinta: «Chi è stato contagiato ed ha superato la malattia – afferma De Luca –  ci racconta che ha avuto paura, che ha visto la morte con gli occhi. Una morte atroce, per soffocamento, straziante: lo sottolineo per ricordare che non è un problema semplice e banale ma serio e che va affrontato col rigore necessario».

Passo passo, sembra voler dire il presidente regionale, con step mirati e tanta cautela, entro la metà del mese di maggio si potrà vedere la luce in fondo al tunnel. E confortano anche le notizie dalla zone rosse. Il Vallo di Diano è già fuori dall’isolamento, restano ‘protette’ fino al 20 aprile Ariano Irpino e Lauro ma anche nelle due comunità le notizie sono ottimistiche e si immagina di poter restituire anche ai quei paesi l’agognata normalità.

«Cercheremo di essere flessibili – conclude De Luca – di aprire quello che si può aprire, in maniera ragionevole. Siamo i più interessati a far ripartire le attività economiche il prima possibile ed i più interessati ad uscire dall’emergenza sanitaria. Se Dio vorrà, avremo salvato la Campania, Napoli e questa difficile e congestionato territorio da quella che per noi poteva essere un’ecatombe. Superata questa fase, saremo vicini alle famiglie di chi non ce l’ha fatta. Faremo di tutto per evitare che in Campania si assista alle scene di altre parti d’Italia».

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venerdì, 17 Aprile 2020 - 15:58
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