Agire per le imprese nonostante la «palude burocratica» che avviluppa le scelte del governo regionale. Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook, spiega quali sono gli interventi in atto per venire incontro alle esigenze di cittadini, famiglie ed imprese: un investimento da un miliardo di euro («unica Regione in Italia) che, nella pratica, si scontra con i mille cavilli, legacci, ritardi, lungaggini. La palude burocratica, appunto, richiamata più volte dal governatore per spiegare i mille ostacoli incontrati dalle amministrazioni regionali per mettere in pratica le decisioni economiche intraprese. Una palude burocratica «demenziale» e che ha «ridotto lo Stato in tale situazione», che «si mangia il paese», il «vero nodo dello sviluppo, che ci trasciniamo da decenni senza risultati» e che distrugge se non sia ha «il pelo sullo stomaco».
Nonostante queste difficoltà, l’azione della Regione per mettere in pratica il Piano economico vanno avanti: «La nostra fase due – dice De Luca – è fatta di aiuti per un miliardo di euro». A breve si darà il via ai bandi per i contributi alloggiativi, mentre oggi sono partite già 50mila richieste, sul portale della Regione, per il bonus da 1000 euro ad autonomi e partite Iva. La Regione inoltre darà un contributo diretto alle imprese, pari a duemila euro. Anche in questo caso, nonostante le difficoltà frapposte dalla burocrazia: «Ne hanno fatto richiesta 90mila imprese – spiega De Luca – all’una di stanotte abbiamo mandato l’elenco all’Europa che vaglierà se si tratta di aiuti di Stato. Poi abbiamo scoperto che c’è una legge del maggio 2017 che prevede che prima di erogare contributi si mettano su una piattaforma nazionale i richiedenti per avere i contributi, ma questo comporterebbe un impegno gravoso, spendere almeno 15 minuti per ogni richiedente. Finiremmo nel 2030 ed allora abbiamo deciso che, dopo l’avallo dell’Ue, procederemo all’erogazione».
Un nodo che si è riproposto per la questione dell’aumento delle pensioni sociali a mille euro, per il quale si è in attesa del parere del Garante della Privacy, chiesta dall’Inps, a cui la Campania aveva chiesto l’elenco di chi ha già la pensione di cittadinanza per evitare che siano destinatari anche di questo bonus. Di qui, una catena di richieste del Garante, che attende a sua volta il decreto presidenziale : «L’ira di Dio – commenta De Luca.
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venerdì, 24 Aprile 2020 - 15:51
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