Fase 2 al mare: lettini-palafitte in acqua e distanziati 5 metri gli uni dagli altri, l’idea lanciata dal Consorzio Sant’Angelo

ischia, lettini in mare
Il rendering del progetto

Come tornare in spiaggia nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. E’ una delle preoccupazioni dei tanti gestori di lidi ed albergatori italiani preoccupati per il contraccolpo dell’epidemia sanitaria sul loro settore, quello turistico, fortemente compromesso e in attesa di chiarimenti sul modo in cui, una volta avviata la ripartenza di tutte le attività economiche, potranno garantire un servizio ‘in sicurezza’. Tante le proposte avanzate da esperti e gestori nel corso delle ultime settimane, come l’idea, partita dalla Costiera romagnola, di installare box in plexiglass per proteggere i bagnanti.

Una proposta arriva invece da Ischia, in particolare dal Consorzio Sant’Angelo d’Ischia. Un’idea semplice e, secondo i fautori, «efficace»: spostare direttamente in mare i lettini persi sull’arenile.

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«Già da qualche anno Sant’Angelo d’Ischia si sta orientando sempre di più verso un’offerta di tipo balneare, in controtendenza rispetto alla vocazione termalistica del passato – dicono i componenti del Consorzio –  La conseguenza è che i lidi, con le nuove ipotesi di apertura, si ritroveranno con il numero di lettini dimezzato e di conseguenza la forbice tra spesa e ricavi sarà sempre più ampia, con drammatiche conseguenze socio economiche».

L’idea che i responsabili del Consorzio lanciano oggi è molto semplice e fonda le basi sul principio «i lettini persi sull’arenile verranno spostati in mare». In pratica in mare, a poca distanza dalla spiaggia, saranno installate delle palafitte smontabili, che avranno una superficie 2 metri x 2,50 metri. Queste piccole “isole” saranno composte da tubi d’acciaio ancorati al fondo tramite plindi in cemento armato, sui quali verrà installato un grigliato in acciaio. I bagnanti potranno quindi sostare in tutta sicurezza sul loro lettino in mezzo alle acque, a cui si accederà con una comoda scaletta. L’ombra sarà assicurata da una copertura di foglie di palma. Le strutture disteranno dalla riva circa 5 metri e saranno distanziate le une dalle altre di altrettanti 5 metri. Per accedere alle piattaforme, e per tornare a riva, sarà presente un servizio spola a chiamata.

«Le strutture saranno idrodinamiche – continuano i gestori –  non creeranno alcun impedimento al moto ondoso e in caso di mare agitato l’acqua passerà attraverso il grigliato senza creare opposizione. Tutte le piattaforme verranno dotate di luce solare crepuscolare e saranno così facilmente identificabili nelle ore notturne».

L’idea che viene lanciata oggi dovrà superare diversi passaggi burocratici, ma l’intenzione degli organizzatori dell’iniziativa è quella di fare in modo che l’offerta turistica mantenga, anche in tempi di coronavirus, i livelli di qualità e di sicurezza che da sempre caratterizzano l’Isola Verde. «Ci auguriamo – spiega Mimmo Punzo, il Presidente del Consorzio Sant’Angelo – che questa nostra idea possa in qualche modo vedere la luce e suscitare interesse nel pubblico».

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venerdì, 24 Aprile 2020 - 11:07
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