Ancora strascichi dopo il corteo funebre non autorizzato di sabato scorso per il medico Carmine Sommese a Saviano. Corteo che ebbe due tappe intermedie: prima una sosta a Baiano davanti alla clinica del medico e sindaco di Saviano stroncato dal Coronavirus, poi quella all’ospedale di Nola con alcuni sindaci del Nolano, infermieri e medici del Santa Maria di Pietà a tributare l’ultimo omaggio con un minuto di silenzio dinanzi al carro funebre aperto per esporre la bara.
Ieri sono state elevate altre 54 sanzioni, notificate ad altrettante persone che il 18 aprile presero parte alla commemorazione pubblica. I sanzionati, tra cui il vicesindaco di Saviano Carmine Addeo, sono stati individuati sia tra quelli presenti all’ospedale di Nola sia tra i partecipanti a corteo a Saviano, quando il feretro di Sommese attraversò la cittadina tra ali di folla con inevitabili assembramenti. Dalle immagini visionate dagli inquirenti, avrebbero preso parte al rito non autorizzato almeno 200 persone. Sono tuttora in corso accertamenti per l’identificazione di ulteriori soggetti tra quelli che dettero vita al mancato rispetto delle norme anti Covid. Sulla vicenda indaga anche la Procura di Nola, mentre alcuni amministratori sono stati destinatari dell’ordinanza di isolamento domiciliare da parte dell’Asl Napoli 3 Sud.
La vicenda peraltro continua ad avere conseguenze anche in provincia di Avellino. A Baiano il feretro fece tappa davanti alla clinica privata in cui Sommese prestata servizio. Qui, stando alle immagini ed alle testimonianze, almeno una trentina di persone diede il commiato al primario di Nola, tra loro i sindaci dei Comuni di Baiano, Avella, Mugnano, Sperone e Sirignano che assistettero all’arrivo della salma per tributare un omaggio al collega.
I primi cittadini sono già stati multati, il sindaco di Baiano si è posto in autoisolamento ma tutti si sono difesi dicendo che si è trattato «di un doveroso omaggio istituzionale» (queste le parole del sindaco di Baiano Enrico Montanaro a poche ore dall’accaduto) e che non si sono creati assembramenti. Ieri il sindaco di Avella Domenico Biancardi ha annunciato la volontà dei primi cittadini di fare ricorso contro la sanzione di 400 euro elevata dai carabinieri per violazione dell’articolo 1 del decreto del 10 aprile 2020: «Potevamo essere lì – ha spiegato – Avevamo avvertito i carabinieri del passaggio della salma, non sapevamo della sosta ed eravamo distanziati ed in piena sicurezza».
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venerdì, 24 Aprile 2020 - 08:21
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