Regioni al voto ai tempi del Coronavirus, De Luca indica la strada: «Alle urne a fine luglio, a ottobre sarà un disastro»

elezioni regionali

Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca indica ancora una volta la strada al Governo cercando di aiutarlo a tirarsi fuori dalle nebbie di discussioni politiche su questioni, in realtà, di facile soluzione: dopo avere proposto la via della ‘chiusura dei confini’ delle regioni per l’avvio della ‘fase 2’ (ossia la limitazione degli spostamenti se non motivi di necessità e di lavoro), proposta che sembra sarà attuata, adesso lo ‘sceriffo’ indica la direzione da seguire per le elezioni regionali che sono attese in diverse regioni, ossia in Campania, Liguria, Veneto, Puglia e Marche.

Votare a fine luglio è la ricetta di De Luca, sempre che la situazione dell’andamento dei contagi non precipiti improvvisamente. Logico il ragionamento del presidente della Campania: «C’è chi dice di andare a votare a settembre. Dal momento che le scuole riaprono il 20 settembre e bisogna sanificare le scuole che sono seggi elettorali, si dovrebbe andare a votare il 15 settembre. Ma le liste vanno presentate un mese prima, inoltre occorrono 10 giorni per raccogliere le firme. Dovremmo fare questo lavoro ad agosto, è evidente che non è possibile quindi si dovrebbe votare il 15 settembre».

Anche ottobre, per De Luca, è un mese da scartare. «Tutti gli epidemiologi dicono che in autunno ci sarà una nuova ondata – osserva – Quindi rischiamo di avere la ripresa dell’anno scolastico aperto, l’epidemia influenzale e l’epidemia da Coronavirus: in una situazione del genere non possiamo avere le regioni che sono in mezzo al guado. Sarebbe un disastro». Votare a fine luglio, dunque, resta per ora il periodo migliore. Fermo restando che, come puntualizza De Luca, una simile decisione va presa «di intesa col ministero della Salute» e tenendo sempre d’occhio l’andamento dei contagi.

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venerdì, 24 Aprile 2020 - 15:16
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