Terrorismo, espulso un egiziano: per i pm progettava attentato in Italia. Minacce ad un magistrato mentre era in carcere

Terrorismo

Un cittadino egiziano di 43 anni che da tempo abitava in Calabria è stato espulso dall’Italia dopo un’operazione del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria: l’uomo secondo gli inquirenti progettava un attentato terroristico in Italia.

L’uomo, che aveva avviato un percorso di radicalizzazione dal 2015 durato sino ad oggi, aveva rapporti con il 38enne tunisino Anis Amri, autore dell’attentato ai mercatini di Berlino del dicembre 2016 che provocò 12 morti e 56 feriti; i contatti tra i due erano iniziati durante la permanenza in un centro di accoglienza. Nel corso poi della permanenza nel carcere di Catanzaro, da cui il 43enne era stato dimesso per fine pena lo scorso marzo, ha minacciato un magistrato e, secondo quanto emerso dalle indagini, ha palesato la volontà di compiere un attentato terroristico in Italia, una volta ritornato in libertà.

Lo straniero, dopo le procedure di fotosegnalamento, è stato immediatamente condotto presso il centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio, a Potenza, in attesa delle successive operazioni di espulsione che impedirà, per i prossimi 10 anni, il rientro dell’uomo non solo sul territorio nazionale ma in tutta l’area Schengen.

L’operazione è stata condotta dall’Aliquota Dedicata Antiterrorismo del reparto Operativo, che ha permesso di rilevare i motivi che hanno determinato l’attuale decreto di espulsione, resosi necessario oltre che per ragioni di protezione sociale anche per motivi di tutela nei confronti della figlia minore dell’uomo.

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venerdì, 24 Aprile 2020 - 07:23
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