Coronavirus, in Toscana gestori di bar e ristoranti in rivolta consegnano le chiavi dei locali ai sindaci: «Fateci ripartire»

A Grosseto chiavi consegnate al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna

Baristi e ristoratori ancora in agitazione in Toscana, dove chiedono alle istituzioni di poter ripartire con le loro attività. Nuove proteste si segnalano a Pistoia, Grosseto, Piombino (provincia di Livorno), Pietrasanta, Empoli, Carrara dove gli esercenti hanno simbolicamente restituito le chiavi dei locali ai loro sindaci. A Pistoia il sindaco Alessandro Tomasi li accolti dando loro solidarietà e spiegando che la giunta sta predisponendo provvedimenti mirati. All’esame della giunta ci sono misure sostenibili da parte del Comune. «Misure – ha spiegato Tomasi – che riguardano Cosap, Tari, affitti, apertura Ztl e estensione dei dehors. Sono misure in capo e nelle possibilità economiche dei Comuni».

A Grosseto chiavi consegnate al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna. «Da settimane mi faccio portavoce delle categorie – ha detto Vivarelli Colonna – Mi sono state consegnate le chiavi dei ristoratori, tantissime e pesantissime. Ho scritto al Governatore della Toscana per rivedere il distanziamento di 1 metro e 80 che rischia di essere il colpo finale per ristoratori e commercianti. Continuerò a battermi, dal Governo hanno bisogno di certezze e di liquidità». Protesta anche a Piombino dove le chiavi sono state date al sindaco Francesco Ferrari e all’assessore Sabrina Nigro che hanno confermato la convocazione di un tavolo. «La voce dell’amministrazione – dicono – si farà sentire con più forza e determinazione in tutte le sedi. Dietro ogni titolare c’è la sua famiglia ma anche le famiglie dei dipendenti. Bar e ristoranti sono luoghi in cui più forte si percepisce l’unità della comunità».

A Pietrasanta (provincia di Lucca) gli esercenti sono andati davanti al municipio in modo ordinato e silenzioso per dare le chiavi al sindaco Alberto Stefano Giovannetti il quale ha annunciato di scrivere al premier Giuseppe Conte, al governatore Enrico Rossi e all’Anci. Il Comune sta lavorando su Cosap e Tari, entrambe sospese, ma «le sole risorse comunali, nonostante un bilancio solido, non saranno sufficienti per sostenere tutto il peso dei costi e dei mancati guadagni delle imprese. Lo deve fare lo Stato», dice Giovannetti. Il Comune di Empoli è orientato alla «cancellazione della Cosap per i mesi di chiusura e se possibile per tutto il 2020» mentre a Carrara (provincia di Massa Carrara), dopo aver ricevuto le chiavi in una scatola, il sindaco Francesco De Pasquale ha anche detto che «stiamo tutti affrontando una situazione senza precedenti» e il Comune ipotizza misure di sostegno al commercio.

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mercoledì, 29 Aprile 2020 - 16:36
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